Ancora polemiche su Tirrenia. Trasporto Unito annuncia sciopera dal 10 al 14 giugno
La Sardegna vuole il trasferimento della competenza relativa alla continuità territoriale. Si riaccende la polemica sul “cartello degli armatori” nei marittimi con l’isola. Il recente blitz sul traghetto Bonaria (un centinaio di manifestanti guidati dal deputato Mauro Pili e da esponenti del sindacato Trasportounito hanno occupato il ponte della nave all’altezza di Villasimius) ha indotto il ministro Lupi a convocare un tavolo di confronto. E “a decidere le iniziative da mettere in atto per rendere effettivo il diritto di continuità territoriale” anche in vista del pronunciamento dell’Antitrust (19 giugno) sui presunti accordi sottobanco tra compagnie. Da qui la presa di posizione del presidente regionale Ugo Cappellacci di adottare quanto prima gli atti relativi, con relative risorse, già prevista dalla finanziaria 2007. “In questo modo la Sardegna subentrerà allo Stato nella titolarità e nella gestione delle convenzioni, come quella riguardante Tirrenia”. “La decisione dell’antitrust sugli esposti della Regione e dei consumatori contro il caro-traghetti e il cartello degli armatori, prevista per il 19 giugno, rappresenta il momento della verità”, ha detto Cappellacci sottolineando che, per quanto riguarda la Sardegna, “deve rappresentare la fine del sistema Tirrenia, così come lo abbiamo conosciuto nei decenni, caratterizzato da disservizi, prezzi elevati e qualità scadente. La continuità marittima non è una benevola concessione o un privilegio dei cittadini sardi, ma un preciso diritto che deve essere reso pieno ed effettivo”.
Trasporto unito, intanto, annuncia un’altra manifestazione di “tir-lumaca” dal 10 al 14 giugno. “I costi dei traghetti – afferma Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – sono ormai incompatibili non solo con la vita delle aziende di autotrasporto che rappresentiamo, ma anche con la sopravvivenza dell’economia sarda, privata con la scomparsa anche dell’ultima tutela in tema di continuità territoriale, di qualsiasi capacità di competere e del basilare diritto alla mobilità”.
Per l’autotrasporto, le manifestazioni che si svolgeranno nei porti di Cagliari, Porto Torres e Olbia, segnano una nuova tappa nell’escalation di una protesta ormai globale sulla mancata applicazione delle leggi in particolare relative ai tempi di pagamento e alle responsabilità della committenza alle quali è condizionata la possibilità di operare sulle strade con una minima garanzia di sicurezza. Sul doppio fronte, continuità territoriale e applicabilità delle leggi a loro favore, gli autotrasportatori di Trasportounito, nel plaudire all’importante interessamento del Prefetto di Cagliari, denunciano invece l’assenza di risposte da parte delle istituzioni a livello nazionale e in parte anche locale.