• 25 Novembre 2024 00:00

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Una politica integrata per lo sviluppo del sistema portuale italiano

A Monaco Merlo ribadisce la posizione di Assoporti

Portualità e logistica al centro del forum italo-tedesco alla fiera Transport & Logistic di Monaco di Baviera. Un confronto in cui il presidente di Assoporti, Luigi Merlo, ha sottolineato la necessità di procedere ad un profondo cambiamento della politica portuale italiana. “Puntiamo ad una forte collaborazione tra i due Paesi, con basi nuove ed un solido approccio europeo”, ha sottolineato Merlo. “Occorre tenere presente quali siano le necessità del mercato e delle merci, e come affrontare il nodo delle infrastrutture, introducendo una politica complessiva dei porti e dei trasporti. Inoltre, crediamo sia molto importante procedere all’emanazione del Regolamento dell’Unione Europea sui Porti, per il quale lavoriamo con attenzione e cura quotidianamente, poiché siamo convinti che soltanto con delle regole certe e comuni si possa veramente creare opportunità di crescita”. Merlo ha anche auspicato un’accelerazione delle Reti Ten-T in modo che “l’Italia possa pienamente offrire alla Germania la sua naturale vocazione all’interno del Mediterraneo, soprattutto nelle relazioni con l’Africa”.  Presenti al panel dedicato a “Investimenti nei principali poli logistici all’interno dei corridoi e possibili partnership italo-tedesche” anche il Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Venezia Claudia Marcolin, il Presidente di Ligurian Ports Lorenzo Forcieri e il Presidente dell’Autorità Portuale di Taranto Sergio Prete. Forcieri, in particolare, ha sottolineato l’importanza di gestire al meglio le scarse risorse rinunciando definitivamente alle “cattedrali nel deserto”: “i fondi disponibili – ha affermato – devono essere destinati a interventi essenziali, come i dragaggi e le opere di grande infrastrutturazione mentre le banchine devono essere realizzate con l’intervento dei privati”. Infine, Prete: “occorre colmare le differenze con i sistemi portuali del Nord Europa non solo con il necessario adeguamento infrastrutturale, ma anche attraverso una significativa modifica della normativa portuale italiana ed una maggiore efficienza dell’intermodalità e della logistica. L’Italia può svolgere un ruolo chiave quale piattaforma tra il Mediterraneo e il mercato dell’Unione, ponendosi quale attore privilegiato nei confronti dei nuovi mercati in via di sviluppo (Nord Africa e Balcani)”.  Al termine dell’incontro Merlo ha ribadito la necessità di una “regia unica che tenga conto delle reali potenzialità degli scali italiani nonché delle necessità del mercato, migliorando la filiera logistica complessiva”.