“Confidiamo che l’ipotesi di privatizzare i porti sia un effetto ricorrente del torrido caldo estivo e che il Governo non insista. Già ad agosto dello scorso anno il ministro Tajani ebbe l’improntitudine di lanciare questa ipotesi, che fortunatamente incontrò solo critiche o disinteresse anche nella maggioranza. Oggi non vorremmo che la disperata ricerca di modi per far cassa renda meno assurda agli occhi del Governo una pericolosissima asta di asset strategici, e proprio in una fase che vede sotto attacco il settore dello shipping per la crisi del Mar Rosso. Si pensi piuttosto a portare a termine la riforma della portualità come parte specifica del sistema economico nazionale, implementando ad esempio il ruolo della Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale (Adsp) e favorendo sì l’investimento dei privati, ma senza alienare la potestà dello Stato”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, commentando notizie relative all’intenzione del Governo di procedere all’apertura ai privati degli scali marittimi.