• 24 Novembre 2024 14:09

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A Salerno il 49° Congresso della Società di Storia Internazionale della Medicina

Diredazione City

Set 20, 2024
Dal 9 al 12 ottobre, 250 relatori, diciotto sessioni, tre sale e due lingue

di Fernando Alessandro Cerri – Si svolgerà a Salerno, dal 9 al 12 ottobre prossimi, il 49° Congresso della Società di Storia Internazionale della Medicina, che si tiene in Italia solo per la quinta volta. La città della Schola Medica, considerata la prima della civiltà occidentale, nata dall’incontro tra saperi scientifici di diversa estrazione geografica e culturale, ospiterà relazioni, letture magistrali, poster e tavole rotonde su un’ampia gamma di temi. E’ prevista la partecipazione di circa 250 relatori provenienti dai cinque continenti, che lavoreranno in tre sale, attraverso diciotto sessioni in lingua italiana e inglese.

A organizzare e a ospitare il Congresso, che si svolgerà tra il Salone dei Marmi di Palazzo di Città, il Salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino e il Teatro Augusteo, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, presieduto dal dottor Giovanni D’Angelo.

Saranno quattro giornate molto intense, si comincia il 9 con la relazione del presidente della Società, Carlos Viesca Trevino, e si prosegue, il 10 con le prime dieci sessioni, a cominciare dalla Storia della Medicina nella Mediterranea Koiné, attraverso una puntuale e documentata ricognizione delle risposte della medicina delle origini alle grandi epidemie che colpirono la civiltà dalla quale ha avuto origine la moderna cultura occidentale, a cavallo tra la Grecia, l’attuale penisola italiana, la parte più settentrionale del continente africano e il Vicino Oriente. Come vuole la tradizione, la Schola Medica Salernitana rappresentò un ponte tra le diverse esperienze scientifiche, giungendo alla fine a quella autonoma codificazione delle pratiche mediche (il Regimen Sanitatis) che avrebbe attraversato i secoli. Tra le altre sessioni del giorno 10, Donne in medicina, Nutrizione, Psichiatria, Intelligenza artificiale, Farmacopea. Sono previste relazioni di grande fascino, come quella sul primo impianto clinico di un cuore artificiale totale, che fu realizzato a Houston il 4 aprile 1969. La lecture sarà del professore Ugo Filippo Tesler, cardiochirurgo potentino di fama mondiale. La peste di Atene durante la guerra del Peloponneso sarà raccontata da Domingo Pere; Trotula de Ruggiero la prima medica in omaggio e in ricordo delle “medichesse” medievali salernitane, che rappresentarono la spina dorsale, il nucleo fondante, della Schola salernitana, da Giuseppe Lauriello,.

Il giorno 11 è attesissimo il focus sulla medicina cinese, con la presenza di quattordici relatori provenienti dalla Repubblica popolare cinese. Tra gli argomenti, naturalmente, l’agopuntura, grazie alla relazione del professor Jin Yueying. Altri argomenti della giornata saranno la prevenzione e poi la Scuola Medica Salernitana. La giornata si concluderà con il Giuramento di Ippocrate di circa 300 neolaureati in Medicina.

L’ultima giornata, il 12, sarà dedicata prevalentemente alla medicina nell’arte, alla bioetica e alle malattie infettive.

Non mancheranno, nel corso del congresso, momenti di confronto e di scambio tra i partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo, e la cultura del territorio: dalla musica (previsto un concerto al Teatro Verdi) alla ricognizione delle eccellenze storiche, artistiche, monumentali e paesaggistiche della provincia salernitana. Nel segno di quella dialettica delle differenze che rappresenta tuttora la caratteristica principale della cultura moderna, e che trovando un momento di sintesi alta e qualificata nell’attività dell’antica Schola, ha permeato e continua a influenzare in maniera decisiva tutti gli sviluppi della professione medica nel complesso mondo di oggi.

 “Siamo orgogliosi di svolgere il Congresso nella città di Salerno, un luogo di rilevante significato storico, universalmente conosciuto come “Civitas Hyppocratica”, dove la medicina classica è rinata. Sono certo che questo Congresso sarà un successo, ricco di nuove analisi critiche e di contributi originali”, afferma Carlos Viesca Trevino, Presidente della Società Internazionale di Storia della Medicina.

“L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno è onorato di ospitare il Congresso della Società Internazionale di Storia della Medicina. Salerno, che è stata sede della “Schola Salerni” per oltre un millennio, con l’istituzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia, ha ripreso il proprio ruolo di insegnamento e di formazione. Salerno, con le sue Istituzioni, dà il benvenuto ai congressisti e ai loro familiari, auspica il pieno successo del congresso, sicura che le bellezze storiche e paesaggistiche contribuiranno a rendere il soggiorno ancora più piacevole ed interessante”, è l’indirizzo di saluto rivolto ai congressisti da Giovanni D’Angelo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, che si è assunto l’onere di organizzare l’assise.

Nei quattro giorni del Congresso, gli ospiti e i partecipanti saranno accompagnati in visite guidate alle bellezze storiche, artistiche, architettoniche, paesaggistiche e monumentali della Campania. Prevista, tra le altre, una visita al Museo delle arti Sanitarie, presso l’Ospedale degli Incurabili e sala del Lazzaretto, ex Ospedale della Pace, in via Tribunali, nel cuore del centro storico di Napoli. Anche la città di Salerno metterà a disposizione i suoi giacimenti storico-scientifici e un percorso sui luoghi della Scuola Medica Salernitana: dal Giardino della Minerva, orto medievale nel quale venivano coltivate le erbe officinali per le preparazioni galeniche, al Museo Virtuale della Schola Medica Salernitana.

I più significativi nomi di studiosi della storia della Medicina mondiale si ritroveranno a Salerno per l’appuntamento prestigioso, che ancora una volta porta in primo piano la centralità di Salerno nell’arte di Esculapio. Sede della prestigiosa Schola Medica, culla della Medicina moderna, la città ha conservato gelosamente questa sua prerogativa. In omaggio a una tradizione che si rinnova continuamente, e che da qualche decennio trova una sua consacrazione nella Facoltà di Medicina della locale Università.