• 25 Settembre 2024 22:26

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Monitoraggio integrato dei golfi della Campania: esperti a confronto al museo Darwin Dohrn di Napoli

Napoli – Il prossimo 30 settembre, alle ore 17:00, in occasione della Naples Shipping Week 2024, al Museo Darwin Dohrn di Napoli (DaDoM) è in programma la Tavola rotonda “La Stazione Zoologica e i quattro golfi della Campania” con l’obiettivo di elaborare un piano di monitoraggio integrato, multidisciplinare e avanzato per i golfi di Napoli, Salerno, Policastro e Gaeta.

All’incontro, introdotto e moderato da Silvestro Greco, Vicepresidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, parteciperanno Andrea Annunziata, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale; Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente e Assessore all’Ambiente della Regione Campania; Umberto Masucci, Presidente The International Propeller Clubs; Luigi Stefano Sorvino, Direttore Generale Arpa Campania; Pietro Giuseppe Vella, Comandante della Direzione Marittima della Campania e Salvatore Vitiello, Comandante del Comando Logistico della Marina Militare.

L’obiettivo è fornire un vero e proprio strumento di gestione attraverso il monitoraggio, al servizio degli enti locali e internazionali, stabilendo un continuo collegamento con gli stakeholder (Regione, ARPAC, Marina Militare, Autorità portuali, Capitanerie di porto) e il mondo delle attività ludiche e commerciali (pesca, turismo, navigazione, etc.) che insistono sui nostri mari.

Il Piano di monitoraggio dei quattro golfi della Campania prevede, nello specifico, l’integrazione tra attività di campionamento a mare e attività di laboratorio e analisi avanzate dei dati, utile a sviluppare modelli concettuali per la comprensione dei meccanismi biologici, ecologici ed evolutivi alla base della risposta degli ecosistemi pelagici al variare delle condizioni ambientali. Tali dati e modelli dovranno, poi, rappresentare una base per lo sviluppo di strumenti operativi per le politiche di gestione (come i programmi di monitoraggio dello stato di salute degli ecosistemi) e per la valorizzazione dei potenziali servizi ecosistemici.

L’insieme delle attività, già parzialmente iniziate nel 2019, in cui si inseriscono anche iniziative di alta formazione e divulgazione scientifica (scuole, università, associazioni etc.), ha l’ambizione di diventare una “Best practice” per realizzare un grande ed efficace osservatorio integrato del mare.