Musumeci: “presto una legge per disciplinare la dimensione subacquea”
Roma – Grande successo per “Sea Drone Tech Summit 2024”, quarta edizione del congresso nazionale sulla robotica marina, che si è svolto presso il Polo Acquatico della Federazione Italiana Nuoto a Ostia (Roma). All’evento sono intervenuti ben 28 relatori di alto livello, 14 espositori e oltre 230 partecipanti, tra cui esperti e professionisti del settore in ambito civile e militare, ma anche docenti e studenti del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica (DIIEM) dell’Università Roma Tre, che proprio a Ostia ha un corso di laurea in Ingegneria delle Tecnologie per il Mare. Ai partecipanti al congresso, è giunto un videomessaggio del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci.
“Il governo si sta dotando di una legge che consentirà di disciplinare tutte le attività della dimensione subacquea”, ha annunciato il ministro Musumeci. “Ho illustrato al Consiglio dei Ministri il disegno di legge, che andrà presto all’esame del Parlamento. Forse siamo la prima o tra le prime nazioni europee ad aver previsto una legge che consenta di regolare le attività dei soggetti pubblici e privati in un’area come la dimensione subacquea che diventa sempre più antropizzata. Abbiamo infatti bisogno di mettere in sicurezza chi va sott’acqua per attività scientifica o militare e anche, presto si pensa, per attività turistica, segno evidente che questo processo di antropizzazione va disciplinato per la sicurezza di tutti, a cominciare dagli interessi nazionali ed internazionali del nostro Paese”.
Le due giornate di “Sea Drone Tech Summit 2024” hanno visto una sessione plenaria iniziale e tre sessioni tecniche, dedicate rispettivamente ai robot subacquei, ai droni navali di superficie e ai droni aerei per applicazioni marine. In apertura del congresso, è stata presentata la nuova ricerca sul mercato dei droni marini a livello internazionale realizzata dalla società di consulenza strategica PwC Strategy& Italy: questo studio ha evidenziato un’ulteriore crescita del valore di questo comparto in Italia, che ha raggiunto infatti i 76,2 milioni di euro nel 2023, in aumento rispetto ai 63,4 milioni stimati nel 2022, e che toccherà i 203,9 milioni nel 2030, superando la stima di 189,1 milioni dello scorso anno. Importante è stata anche la presenza della Marina Militare, che ha illustrato le attività del Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS) e anche uno studio relativo alla nave porta-droni “Sciamano”. Tra le tante novità, sono stati presentati robot subacquei per l’esplorazione scientifica dei fondali, le ispezioni degli scafi delle navi, il controllo di piattaforme petrolifere, la sorveglianza di tubazioni e cavi sottomarini e anche la mappatura dei parchi archeologici subacquei. Presentate inoltre piccole imbarcazioni senza equipaggio utilizzabili per il monitoraggio della qualità delle acque, la sorveglianza delle coste e i rilievi idrografici, oltre a droni aerei impiegabili per attività di intelligence, per la ricerca di sversamenti di inquinanti e per il soccorso in mare.
“Il nostro congresso biennale ha nuovamente riunito tutta la comunità italiana della robotica marina e subacquea, consentendoci di fare il punto sullo stato dell’arte di queste nuove tecnologie e anche di favorire la collaborazione tra enti pubblici civili e militari, università, centri di ricerca, aziende specializzate e startup innovative”, ha dichiarato Luciano Castro, presidente di Sea Drone Tech Summit. “In attesa della prossima edizione in presenza del 2026 a Ostia, inizieremo subito a lavorare alla seconda Digital Edition che, nell’ottobre del 2025, vedrà un meeting in diretta streaming tra i principali protagonisti di questo comparto in ambito scientifico, industriale e militare”.