• 27 Novembre 2024 22:28

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Prosegue il Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci

Anche il MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana a Mumbai nel villaggio Italia dal 28 novembre al 2 dicembre

GenovaDopo le tappe di Buenos Aires, Los Angeles, Tokyo, New York e Singapore il tour del MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana ospitato all’interno del Villaggio Italia, l’Esposizione Mondiale Itinerante e Pluriennale interamente dedicata alle eccellenze del nostro Paese, sbarca a Mumbai dal 28 novembre al 2 dicembre.

Così come nell’ultima tappa a Singapore, anche a Mumbai, nel grande schermo allestito al centro del Villaggio Italia saranno proiettati i video spot gestuali di Luca Vullo, ambasciatore della gestualità italiana nel mondo con sottotitoli in lingua inglese, laddove l’italiano è unicamente rappresentato dai gesti. Lo spot del MEI che vede come testimonial Luca Vullo, in maniera semplice ed efficace utilizzando quella gestualità che ci rende famosi nel mondo, invita a visitare il Museo genovese. I video sono realizzarti da Santoro Comunicare.

Nella tappa indiana oltre agli spot di Vullo, saranno proiettate, in collaborazione con Rai Italia alcune storie emblematiche dell’emigrazione italiana in terra indiana.

Per il Presidente Paolo Masini “Seguire la scia dell’Amerigo Vespucci con la Mei Experience Room significa raccontare la storia della nostra emigrazione a migliaia di persone, come già avvenuto nelle tappe precedenti, Storie emblematiche del passato, unite ai contributi che i nostri connazionali danno al progresso dei differenti paesi, permettono di far conoscere il ruolo e l’importanza di quella grande narrazione popolare e collettiva rappresentata dalla nostra emigrazione

Per Fabrizio Ferragni Direttore Rai Offerta Estero “Siamo molto contenti di proseguire insieme questo viaggio, un viaggio che facciamo con tanti giovani che ogni anno lasciano il nostro paese ma che, anche attraverso a queste iniziative, facciamo restare in contatto con il paese di origine e con le cose che gli sono care e che li hanno fatti formare in tutti questi anni”.