• 18 Dicembre 2024 18:01

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Porto di Genova: ennesimo omicidio sul lavoro! Sciopero immediato di 24 ore

Genova – Il porto di Genova PRA, area PSA alle 3 di stamattina è stato il teatro dell’ennesimo morto sul lavoro, un operaio di 52 anni è stato investito da una ralla mentre era impegnato a controllare i sigilli di un container, il suo collega alla guida del mezzo è rimasto ferito e ora si trova in ospedale. Oltre alla scarna dinamica dei fatti di cui si è al momento a conoscenza, rimane certo il drammatico contesto di sfruttamento che, ogni giorno, vede crescere il conteggio dei lavoratori e delle lavoratrici uccisi nei posti di lavoro o che subiscono lesioni.

La salute e la sicurezza dei lavoratori portuali e marittimi nel corso degli anni è andata costantemente peggiorando, la deregolamentazione delle banchine, l’attacco alle compagnie portuali, l’autoproduzione (privatizzazione) hanno messo le vite e l’integrità fisica dei lavoratori nelle mani delle grandi multinazionali che mettono i profitti davanti a tutto. Ritmi di lavoro sopra le capacità fisiche, incremento dei turni notturni e festivi, introduzione di lavoro flessibile, oggi oltre il 15% dei portuali è a chiamata, sono la base su cui si fonda un affare da centinaia di miliardi, dove le aziende si fanno sempre meno scrupoli.L’USB portuali si stringe alla famiglia, agli affetti e ai compagni di lavoro del nostro collega, chiama uno sciopero di 24 in tutto il porto di Genova .Lo sciopero coinvolgerà tutti i lavoratori delle aziende ex artt. 16, 17 e 18 legge 84/94 , Stazioni Marittime, Ge.am e FuoriMuro .Lo sciopero sarà effettuato a partire dal primo turno della giornata odierna e si concluderà alle ore 06.00 di domani, Giovedì 19 Dicembre 2024.Ai valichi del porto di Genova in questo momento siamo presenti in molti, c’è la rabbia e il dolore per la perdita di uno di noi. Sia chiaro a tutti: i portuali sono sempre più determinati a combattere questa guerra che oppone la salute e la vita dei lavoratori, contro un modello di società e di lavoro che ci vede come merce a perdere, sacrificabile.

– Più potere alle RSA/RSU e RLS

– Abbassare i ritmi di lavoro e turnazioni

– Basta appalti, vogliamo internalizzazioni

– Introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro