• 22 Gennaio 2025 07:49

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Intelligenza artificiale, la sfida logistica è quella per sconfiggere la malavita organizzata

Confronto in Federlogistica fra il Presidente Luigi Merlo e il Procuratore Nicola Gratteri. E il Viceministro Rixi lancia una piattaforma unica per l’informatizzazione della logistica

Roma – Sarà l’intelligenza artificiale lo strumento per “costringere l’Italia a compiere un salto di qualità nel campo dell’efficienza logistica, così come nella lotta contro una criminalità organizzata che ha fatto di logistica, porti e trasporto, una delle sue armi in più”.

Alcune indicazioni e l’affermazione cogente della necessità di voltare pagina sono arrivate oggi dal dibattito svoltosi in seno all’Assemblea di Federlogistica, fra il Presidente Luigi Merlo e il Procuratore Nicola Gratteri, così come dalla sintesi che il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi ha tentato di tracciare indicando non nei prossimi anni, ma nei prossimi mesi, le decisioni determinanti per compiere un significativo passo in avanti o, in alternativa, per decretare una sconfitta drammatica per il sistema Paese e per il suo ruolo non solo nel commercio, ma anche negli equilibri internazionali.

Drammatici gli esempi portati dal Procuratore Gratteri: da quello di un giovane hacker partenopeo che è entrato nel sito del Ministero di Grazia e Giustizia, potendo inserire a ruolo cause e denunce contro potenziali nemici, del tutto incolpevoli, condizionando alla base l’iter della giustizia; alla facoltà per i cinesi di entrare comodamente nelle centraline delle future auto blindate o nelle telecamere di sicurezza pronte a ritrasmettere in tempo reale in Cina, il segnale captato in Italia.

Gratteri, parlando di “dramma dell’ignoranza nelle postazioni chiave per la sicurezza” ha anche delineato un terrificante rovescio della medaglia per l’intelligenza artificiale e quindi per software che consentono, attraverso l’accesso nel dark web, di comprare e vendere cocaina, o armi da guerra anti-carro. Gratteri ha denunciato i ritardi dell’Italia, dal Governo Draghi in poi e la conseguente rinuncia a quello che era stato per anni un ruolo chiave anche nella formazione di funzionari di altri paesi nel campo delle indagini contro la malavita organizzata.

Gratteri ha anche citato il caso del leader di Instagram, arrestato e imprigionato per sei giorni senza che nessuno ne sapesse nulla sino a quando non “ha accettato di confessare le chiavi di accesso alle piattaforme dark”.

Secondo Luigi Merlo gli USA di Trump rappresentano una incognita ma certo un rischio altissimo per un’Europa che sa solo farsi autogoal, come nel caso dell’ETS e quindi delle tasse sulle navi che penalizzano l’unico elemento di forza italiano nel campo della logistica, le compagnie armatoriali e quindi le navi.

Un’Europa che all’insegna di una competitività distorta, ha fatto proliferare in Olanda e nei suoi porti la presenza della ‘ndrangheta ma anche della mafia albanese e più di recente di quella africana. Il tema giustizia è comunque di importanza determinante anche per la logistica. “Gli investitori internazionali – ha sottolineato Merlo – scappano da un’Italia che non fornisce certezze sulla giustizia”.

E il Viceministro Rixi, nel sottolineare come in Italia, non esista uno Stato, ma tanti Stati uno in conflitto con l’altro, ribadendo come proprio lo scontro fra poteri abbia congelato il Paese, ha sostenuto come anche i sistemi informatici per difesa e infrastrutture debbano essere in linea con il sistema della difesa del Paese. Ha quindi ribadito la necessità di una riforma dei porti che abbia un livello decisionale centrale e che è giunto il momento di cambiare rotta, anche utilizzando l’AI per la capacità predittiva, ma come chiave per armonizzare norme, piani regolatori e ricreare quell’armonia che in Italia è sparita.