Bolzano – L’operatore logistico altoatesino FERCAM, tramite la sua Business Unit Fine Art, specializzata in trasporti museali e movimentazioni ad alta complessità, ha provveduto al trasporto dell’opera “Apparato circolatorio” dello scultore italiano Jago, destinata al Padiglione Italia all’Expo 2025 a Osaka.
Da due giorni aperto al pubblico, il Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka ospita “Apparato circolatorio”, una delle opere più emblematiche dello scultore Jago, già nota per la sua intensa carica simbolica e il forte impatto visivo.
L’intervento di trasporto e movimentazione della delicata scultura effettuato dalla Business Unit Fine Art di FERCAM ha incluso il disallestimento dell’installazione presso lo Jago Museum di Napoli, la progettazione dell’imballaggio, il trasporto fino a Osaka e, al termine dell’esposizione, prevede il rientro dell’opera in Italia.
«Trasportare un’opera fragile e significativa come l’“Apparato circolatorio” richiede una preparazione accurata, un know-how specifico e una relazione di fiducia con l’artista», afferma Carolina Cuomo, FERCAM Fine Art Area Executive. «Ogni dettaglio è stato studiato con attenzione, dalla costruzione delle casse al tracciamento dell’intero tragitto, fino al coordinamento con le autorità doganali giapponesi. Collaboriamo con Jago da anni, e questo progetto ci ha permesso di portare la nostra esperienza in un contesto internazionale prestigioso come l’Expo, valorizzando il ruolo della logistica come parte integrante del processo artistico».
Il viaggio dell’opera di Jago verso il Padiglione Italia all’Expo in Giappone è una nuova tappa nella collaborazione tra l’artista e FERCAM, realtà altoatesina leader nella logistica internazionale e presente con 3 sedi in territorio nipponico.
Una presenza diretta in Giappone per un supporto globale
Con tre sedi operative a Narita, Tokyo e Osaka, FERCAM Japan garantisce un presidio dei nodi nevralgici in territorio giapponese, essenziale per offrire supporto logistico avanzato, gestione documentale e consulenza doganale in sinergia con il team europeo. Questa presenza diretta rafforza l’approccio integrato del Gruppo, che unisce visione internazionale e capacità operative locali. Il network globale di FERCAM consente di accompagnare progetti complessi in ogni fase, adattando le soluzioni alle specificità culturali e normative dei diversi Paesi.
Il valore della sostenibilità sociale e ambientale
Per l’imballaggio dell’opera di Jago sono state utilizzate casse realizzate in collaborazione con Echo Labs, impresa sociale del Gruppo FERCAM che impiega rifugiati politici e richiedenti asilo nella falegnameria interna. Il progetto rientra nell’iniziativa REcrate, sviluppata per dare nuova vita agli imballaggi per l’arte attraverso design modulare, riutilizzo responsabile e materiali certificati.
«REcrate rappresenta la nostra visione di una logistica d’arte che non si limita alla sicurezza e alla precisione tecnica, ma che genera valore anche sul piano ambientale e umano», aggiunge Chiara Prisco, Responsabile FERCAM Fine Art. «Essere parte di questo progetto con Echo Labs significa coniugare bellezza, inclusione e responsabilità, offrendo all’arte un futuro sostenibile».