L’associazione dei porti del Nord Adriatico firma un nuovo documento programmatico
Firmato a Venezia il piano strategico che individua priorità, bisogni e richieste da presentare all’Europa dai porti del NAPA (Trieste, Venezia, Koper, Reijeka). Il primo obiettivo resta quello di “far sentire la propria voce ed essere pronti a ricoprire il ruolo di nodo fondamentale per la rete infrastrutturale europea”. L’agenda dell’associazione prevede una serie di iniziative concrete che si pongono l’obiettivo di sfruttare al meglio le normative europee e nazionali, per incrementare progressivamente le forme di cooperazione e di efficienza. “Un aumento di scala di attività della portualità Alto Adriatica che, in termini di traffici container, non puo’ essere inferiore al triplicamento della scala di attività attuale (da 2 a 6 milioni di TEU) entro il 2030”, si legge nel Memorandum siglato. “Un obiettivo raggiungibile purchè l’Alto Adriatico sfrutti appieno il fatto che l’arco portuale che va da Rijeka a Venezia serve un settore circolare di mercato tutt’attorno tra i 300 e i 500 chilometri che dal mare va da Roma a Sarajevo passando per Milano, Lione, Basilea, Monaco di Baviera, Vienna, Budapest, Lubiana, Zagabria e Belgrado. Una condizione sfruttabile a condizione che si creino le condizioni infrastrutturali e di efficienza che rendano conveniente alle navi oceaniche toccare la portualità Alto Adriatica orientale (Trieste, Koper, Rijeka) e occidentale (Venezia) e con la possibilità di considerare gli scali come appartenenti ad un sistema multiportuale”. Molti i temi da approfondire nei prossimi mesi e sui quali si baserà lo sviluppo concreto degli scali. Il Memorandum infatti, sancisce la condivisione e il sostegno reciproco a tutti i progetti di sviluppo infrastrutturali di ogni porto.
AMBIENTE – Il Napa si doterà di un protocollo ambientale di sviluppo compatibile, basato sulle linee guida della “strategia EU2020”. Concretamente, si procederà alla creazione di un masterplan sull’uso dell’LNG (gas naturale liquefetto) e in generale sull’uso di carburanti alternativi con l’obiettivo di abbattere le emissioni e contribuire a creare catene logistiche efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale.
SERVIZI ICT – Si continuerà sulla strada già intrapresa, grazie al progetto Its Adriatic Multiport Gateway (creazione di un prototipo di piattaforma informatica comune), nell’armonizzazione delle procedure e dei servizi. L’ICT consentirà ai porti di essere completamente connessi tra loro per creare una porta d’accesso efficiente “4 porti e una sola banchina”.
STUDI DI MERCATO – Verranno realizzati nuovi studi e analisi con l’obiettivo di approfondire il potenziale di mercato contendibile, e per definire il corretto posizionamento dei porti del Napa nella catena logistica europea recentemente ridisegnata dall’Ue e che prevede la realizzazione della nuova rete Ten-T entro il 2030. Una politica infrastrutturale che mette assieme nei corridoi Adriatico Baltico e Mediterraneo due radici portuali peri mercati europei. Alla luce dei risultati, i porti si muoveranno congiuntamente per sostenere la loro presenza sui mercati e per trarre ogni vantaggio possibile nell’essere riconosciuti dagli operatori dello shipping quale migliore porta a sud per l’accesso (import/export) ai mercati europei.
Infine e’ stato comunicato il co-finanziamento da parte dell’agenzia Ten-T per i porti di Venezia e Capodistria con oltre 1.2 milioni di euro (di cui 532 mila euro per Venezia) nell’ambito del progetto NAPADRAG per il miglioramento dell’accessibilità nautica dei due scali.