• 24 Novembre 2024 12:28

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Confitarma incontra IACS e ICS

Sicurezza della navigazione, protezione dell’ambiente, nuove costruzioni e nuove tecnologie, sostenibilità, utilizzo LNG ed emissioni: questi ed altri argomenti al centro dell’incontro organizzato da Confitarma, con Roberto Cazzulo, Presidente dell’IACS (International Association of Classification Societies, l’associazione internazionale che raggruppa gli enti di classificazione navale) e Peter Hinchliffe, Segretario generale dell’ICS (International Chamber of Shipping, la principale associazione internazionale dell’industria del trasporto marittimo, che rappresenta oltre l’80% della flotta mercantile mondiale). Per Confitarma hanno fatto gli onori di casa Stefano Messina, Presidente della Commissione Relazioni Industriali, e Giuseppe Mauro Rizzo, Presidente della Commissione Gestione Tecnica Navi, sottolineando di aver voluto cogliere l’opportunità della presidenza IACS affidata al Rina per rafforzare i legami tra questi importanti organismi dello shipping internazionale e l’armamento italiano.  Hanno partecipato all’incontro numerosi armatori oltre al Com.te Giuseppe Famà, intervenuto in rappresentanza dell’Amm. Felicio Angrisano Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Nel suo intervento introduttivo, Stefano Messina, dopo aver ricordato l’importante ruolo che IACS e ICS giocano nel panorama marittimo mondiale, ha affermato che “Viviamo in un’epoca caratterizzata da evoluzioni molto più veloci di quelle a cui eravamo abituati fino a qualche anno fa e dato che la globalizzazione ha in un certo senso accelerato certi processi, dobbiamo essere consci dell’esigenza di essere preparati ad affrontare nuove situazioni ed essere molto più in relazione con tutti gli anelli del processo decisionale”. Per quanto riguarda lo shipping italiano, gravato da un’eccessiva burocrazia, fattore di debolezza competitiva soprattutto in un mercato che risponde a logiche che vanno oltre quelle nazionali, Stefano Messina ha voluto sottolineare che, salvo rari casi, “l’armamento italiano ha affrontato e sta affrontando la crisi in maniera egregia: possiamo contare su una flotta che consente di guardare con maggior ottimismo al futuro”. “Lo shipping è un’importante industria internazionale, la cui efficienza dipende in gran parte dall’uniformità di un quadro normativo globale” ha affermato Peter Hinchliffe, “E’ quindi fondamentale che le norme che regolano materie come la sicurezza, la tutela dell’ambiente e le responsabilità, siano applicate a tutte le navi del mondo indipendentemente dall’area geografica in un cui esse navigano. L’unica alternativa sarebbe il caos”. “Per questo, secondo Hinchliffe, è così importante che i protagonisti dello shipping mondiale condividano le loro informazioni e le loro esperienze a tutti i livelli per poter dare un contributo concreto nelle sedi deputate a creare le norme che regolamentano i numerosi aspetti del trasporto marittimo”. In un contesto economico così complesso come quello attuale, Roberto Cazzulo, dal luglio 2013 alla guida dell’IACS che oggi classifica oltre il 90% della flotta mondiale, condivide l’esigenza di regole uniformi da adottare in una sede internazionale quale è l’Imo evitando pericolosi regionalismi. È importante poi un confronto costante dell’IACS sia con tutti gli operatori del settore sia al suo interno in modo che una stretta collaborazione delle più importanti società di classificazione di tutto il mondo possa contribuire ad innalzare ancora di più i livelli di sicurezza, di protezione dell’ambiente e di performance della flotta mondiale. “Nell’assumere la presidenza dell’IACS – ha aggiunto l’Ing. Cazzulo – tra i principali obiettivi strategici che mi sono impegnato a raggiungere vi è quello imprescindibile di essere quotidianamente al fianco dell’industria marittima per poterne essere interpreti in sede internazionale e contribuire a creare condizioni normative che permettano di essere competitivi tenendo conto di tutti i requisiti di sicurezza, che resta e sarà sempre la nostra priorità”. Giuseppe Mauro Rizzo, ha sottolineato che uno dei principali obiettivi che gli organismi internazionali e le Amministrazioni di bandiera devono raggiungere è quello di ridurre drasticamente la presenza nei mercati marittimi di navi sub standard e vecchie ancora troppo numerose. “Da questo punto di vista sono orgoglioso di poter affermare che l’Italia oggi si pone in una importante posizione nel contesto dello shipping mondiale, non solo per la consistenza della sua flotta mercantile, ma anche e soprattutto perché le nostre navi sono giovani, sempre più avanzate ed ecologiche”.  “È indubbio che, all’interno di un settore come lo shipping fondamentale fattore per l’economia globale per la sua capacità di creare occupazione e investimenti, lo scambio di esperienze tra i principali protagonisti del mondo marittimo sia di grande vantaggio per tutti nell’affrontare le sfide dettate dal progresso tecnologico e dai mercati”. Il Com.te Giuseppe Famà, ha ricordato il ruolo del Corpo delle Capitanerie di Porto nell’applicazione delle norme in materia di sicurezza della navigazione, in veste di Flag State e Port State Control. “Si rende sempre più necessario il dialogo fra armatori e istituzioni nazionali per poter fronteggiare i cambiamenti della materia nei vari ambiti di produzione delle normative (IMO, Ue e regole nazionali) e non si può prescindere dal confronto con gli operatori per identificare le soluzioni”.   L’incontro si è sviluppato in due sessioni durante le quali sono stati affrontati dal punto di vista tecnico numerosi temi di interesse per il settore. Alla prima sessione, “Newbuildings – Commercial and technical issues” presieduta da Giuseppe Mauro Rizzo, sono intervenuti Lorenzo Banchero, presidente Banchero Costa, Maurizio d’Amico, d’Amico Società di Navigazione, Michele Francioni, Ceo Rina Services spa e membro del Consiglio IACS. Alla seconda sessione, “Operations – Air emissions and energy efficiency”, presieduta da Stefano Messina, sono intervenuti Umberto D’Amato, della Perseveranza Spa, Dario Bocchetti, del Gruppo Grimaldi di Napoli, e Paolo Moretti, Rina Services spa, Luca Bertani, Finbeta spa. Particolare attenzione è stata dedicata alla questione della riduzione delle emissioni ed alle difficoltà derivanti dall’applicazione della nuova normativa internazionale che, anche in considerazione dell’attuale crisi economica, pone gli armatori di fronte ad nuova sfida tecnologica e commerciale sia per le nuove costruzioni che per le navi già in esercizio.