Le richieste della portualità turistica al nuovo Governo
Non basteranno investimenti e nuove strategie di marketing rivolte alla clientela estera per invertire il trend stagnate della portualità turistica. “Ancora una stagione di attesa” è il messaggio che giunge dall’assemblea generale di Assomarinas (l’associazione italiana dei porti turistici) che stringe i ranghi e chiede al governo un deciso intervento sul complesso problema dell’applicazione non retroattiva dei canoni demaniali, amplificato da una recente sentenza del TAR del Friuli Venezia Giulia – n.266 del 2013 – che ha dato la stura a oltre 50 ricorsi. Attenzione chiesta anche all’attuazione del registro elettronico delle imbarcazioni e alla revisione e semplificazione del Codice della Nautica. “Sia nella fase di elaborazione dell’ultima legge di stabilità sia in sede di processo di conversione in legge del decreto mille proroghe – ha sostenuto il presidente Assomarinas Roberto Perocchio – abbiamo lavorato intensamente con le altre organizzazioni di categoria per strappare alla politica le nuove misure regolamentari del comparto che potranno determinarne il rilancio quando nel 2015 si presenterà l’auspicata ripresa dei consumi generata dall’incremento degli investimenti esteri nel nostro Paese e dall’afflusso di liquidità proveniente dal sistema finanziario internazionale”.