• 24 Novembre 2024 03:48

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Comparto marittimo, sciopero nazionale per il rinnovo del contratto

Sciopero nazionale del comparto marittimo il prossimo 15 settembre. L’iniziativa nasce come risposta alla “rottura unilaterale del tavolo di negoziato da parte delle Associazioni di rappresentanza datoriale per il rinnovo del Ccnl di settore”. Vari i motivi di dissenso per Filt, Fit e Uiltrasporti: dal mancato adeguamento del contratto (fermo da quattro anni) che blocca di fatto “l’adeguamento dei salari dei lavoratori al reale costo della vita senza tenere in adeguata considerazione il mantenimento, per tutto questo tempo di vacanza contrattuale, di una responsabile pace sociale” alle rivendicazioni “differenziate” legate al settore rimorchio; dalla mancanza di risposte concrete al fenomeno della disoccupazione che tocca soprattutto le regioni meridionali al nuovo inquadramento contrattuale degli allievi ufficiali. “Siamo consapevoli  – spiega una nota – che il Comparto Marittimo nazionale presenta delle criticità come la stabilizzazione dell’occupazione, la sicurezza, la formazione qualificata del personale, il riconoscimento per l’esposizione all’amianto, le categorie usuranti, l’inquadramento pensionistico del personale marittimo, di cui dovrebbero farsi carico il Governo ed il Parlamento, ma ciò non giustifica in alcun modo il tentativo di scaricare sui lavoratori questi problemi inserendoli tra le cause di perdita complessiva di competitività. Le modalità dell’astensione dal lavoro prevedono il ritardo delle partenze di 24 ore per le navi traghetto e da carico presenti nei porti nazionali; l’astensione di otto ore per amministrativi, operai, biglietterie; astensione di 8 ore per il rimorchio portuale.