• 24 Novembre 2024 06:55

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Livorno, parte il dragaggio al Molo Italia

Il Comitato portuale aggiorna le opere previste dal POT

Un tubo lungo 300 metri, e 900 millimetri di diametro, che attraversa il porto collegandosi direttamente alla prima vasca di colmata. Entrano nel vivo i lavori di dragaggio davanti al Molo Italia nel porto di Livorno con l’obiettivo di portare i fondali del lato nord a meno 13 metri. La tubazione sarà poggiata sul fondale del canale di accesso e, senza compromettere il transito delle navi, consentirà il trasferimento del materiale dragato dal Molo Italia direttamente alla Vasca di Colmata. L’intervento è considerato essenziale per la riorganizzazione del comparto della cellulosa e impostare, all’Alto Fondale, il polo delle crociere. “Le operazioni procedono come da programma – ha detto il numero uno dello scalo labronico Gallanti, presente ai lavori preliminari di posizionamento della tubazione –; quella sul Molo Italia è la prima di una lunga e importante serie di attività di dragaggio che cambieranno presto il porto di Livorno, favorendo l’ingresso di navi di maggiori dimensioni rispetto a quelle cui eravamo abituati”.
Il Comitato portuale, intanto, ha aggiornato il programma triennale delle opere pubbliche. Ben 31, per un costo complessivo di 121 milioni di euro, 42 il primo anno, e quasi 40 milioni sia il secondo che il terzo anno. “Sono interventi orientati a dare al porto di Livorno un assetto infrastrutturale conforme alla previsioni di piano regolatore – ha detto il presidente Gallanti   – è questa la strada sulla quale proseguire per riportare a Livorno sviluppo economico ed occupazionale”.

Gli interventi programmati dalla Port Authority per i prossimi tre anni
In cima alla lista, per onerosità dell’impegno economico e per importanza simbolica, figurano tre attività di dragaggio: quelle che verranno svolte davanti alla Darsena Toscana, quelle relative alla imboccatura sud del porto (seconda fase) e quelle in prossimità della Calata Bengasi. Tutte e tre saranno realizzate nel 2015 e costeranno la prima 17 milioni di euro, la seconda 8, la terza 2 milioni e mezzo. L’anno successivo verranno dragati i fondali della Calata del Magnale (4 milioni di euro), della Darsena Petroli (3 mln), e del Pontile 12 e 13 (5 mln), mentre nel 2017 verranno completati i lavori di escavo in prossimità del Canale di Accesso, lato Torre del Marzocco (3 mln), e quelli di riprofilamento della banchina che oggi si trova proprio di fronte alla torre di avvistamento rinascimentale (10 milioni di euro).
Da non dimenticare, inoltre, i lavori di costruzione del nuovo magazzino in Zona M-K, alla radice dell’Alto Fondale, che costeranno 2 milioni di euro nel 2015 e quasi 5 milioni e mezzo nel 2016, e quelli che consentiranno la trasformazione della prima Vasca di Colmata nel futuro terminal contenitori della Piattaforma Europa (2 milioni e mezzo nel 2016).
Previsti infine, per il 2017, i lavori di ammodernamento del Porto di Capraia, cui verranno destinati 8 milioni di euro. Le opere verranno finanziate in parte con le entrate proprie dell’Autorità Portuale, che ha una disponibilità finanziaria complessiva di quasi 50 milioni di euro (35 per il 2015, 7 per il 2016 e altri 7 per il 2017), in parte con i finanziamenti regionali, in parte con i soldi del Fondo Perequativo istituito con la finanziaria del 2007 e in parte con il Fondo IVA (art 18 bis legge 84/94) istituito a seguito dell’approvazione del Decreto Sviluppo del 2012 e che attribuisce a ciascun porto l’80% dell’1% dell’Iva dovuta sulla importazione delle merci nel territorio di competenza (il restante 20% viene distribuito con finalità perequative).