Lettera aperta a Monti di Vela Solidale e Legambiente
“La nautica da diporto non è solo lusso e ostentazione. Esiste anche un mondo che vive il mare e la navigazione come risorse didattiche, educative e formative. Vi sono persone e associazioni che, con convinzione e spesso con sacrifici, mantengono barche che sono scuole di vita e di educazione ambientale”. Comincia così la lettera aperta al presidente del Consiglio di Unione Italiana Vela Solidale, Legambiente e Associazione Italiana Scuole di Vela sulle conseguenze che potrebbe avere un’applicazione indiscriminata della “tassa sul lusso”.
“16 mila persone diversamente abili, minori a rischio o del circuito penale – ricorda la missiva – hanno navigato negli ultimi cinque anni sulla flotta di imbarcazioni dell’Unione Italiana Vela Solidale, un organismo composto da 25 associazioni che su tutto il territorio nazionale utilizzano la navigazione a vela come strumento educativo e di inclusione sociale. Ci sono imbarcazioni, come Goletta Verde di Legambiente, che da decenni navigano svolgendo una fondamentale funzione di sentinella del mare e del territorio costiero”.
La nautica d’interesse sociale – sottolineano le associazioni – “si è messa al servizio della comunità attraverso protocolli d’intesa con Ministeri ed Enti Locali per offrire ai meno abbienti, agli esclusi, ai disabili e alle loro famiglie la possibilità di vivere esperienze formative, di crescita, educative. I proprietari di queste barche – concludono – siano essi privati o associazioni, faranno volentieri la loro parte di sacrificio. Le chiediamo solo che sia possibile commisurare questo sacrificio all’uso per il quale queste imbarcazioni sono utilizzate”.