Parere negativo del Consiglio comunale di Pozzuoli sul nuovo regolamento delle attività del porto varato dalla Regione Campania. “Non siamo disponibili a subire scelte calate dall’alto e vogliamo continuare la nostra battaglia sulla titolarità del Porto e del Mercato Ittico, anche a costo di ricorrere a provvedimenti forti per tutelare i puteolani,” ha dichiarato il sindaco Vincenzo Figliolia dopo l’approvazione di una delibera di giunta che invita Palazzo Santa Lucia a “rivedere le scelte operate, alla luce ed in coerenza con gli atti di pianificazione e programmazione già definiti e con gli interventi attuativi in corso di realizzazione”.
Ad illustrare le “controdeduzioni” al piano della Regione Campania, l’assessore al Governo del Territorio Roberto Gerundo: “la destinazione assegnata alla darsena pescatori contrasti con le finalità poste alla base del cospicuo investimento previsto nell’ambito del programma Più Europa, cofinanziato dalla stessa Regione Campania”. E se il Molo Caligoliano dovrà continuare ad essere “impegnato per le imbarcazioni di grande stazza, come le navi commerciali e quelle passeggeri per la crocieristica”, i pescherecci potranno trovare una più corretta e funzionale collocazione alla banchina Villa e nello specchio d’acqua davanti al Mercato Ittico, che dovrà essere reso libero “per consentire lo sbarco ed il diretto approvvigionamento del pescato”. Nella delibera, inoltre, si sottolinea come “l’area retrostante al Mercato Ittico, già in Concessione al Comune di Pozzuoli e che il Regolamento portuale prevede di destinare a servizi a terra per l’esclusiva funzione diportistica, costituisce l’irrinunciabile parcheggio della struttura mercatale ed è strettamente integrata con lo stesso mercato”. Irrinunciabile per l’amministrazione comunale anche la destinazione dell’area compresa tra i Cantieri Maglietta e l’ex Sofer, dove è previsto il nuovo “Terminal Traghetti” e dove confluirà il tunnel di collegamento Tangenziale-Porto, opere oltretutto programmate dalla stessa Regione Campania.
A stretto giro la secca replica dell’assessore ai Trasporti Vetrella. “E’ il caso di ricordare che le aree demaniali non sono di proprietà della regione ma vengono gestite in nome e per conto dello Stato. Poiché le concessioni rappresentano un introito per lo Stato e per i cittadini, la Regione ne risponde alla Corte dei Conti nel caso di una gestione non avveduta. Da questo ne discende che le concessioni, definite ancora libere nel regolamento, sono assegnate solo sulla base di procedura ad evidenza pubblica”. Sottolineando le diverse occasioni di confronto tra Regione e Comune l’assessore ricorda che “il regolamento non stabilisce chi avrà il diritto alla concessione, ma solo la “finalità” della concessione”. “Quindi le istanze che sono state tenute in conto fino ad oggi, tra cui quelle per la pesca, sono state avanzate dai rappresentanti della categoria e tenute in conto per gli aspetti tecnici connessi. Così come la piccola darsena, denominata darsena pescatori, che non viene destinata agli yacht, bensì ai natanti delle associazioni di residenti e pescatori non professionisti”.