Le proiezioni per l’anno appena iniziato indicano un recupero in termini di passeggeri movimentati (+ 2,82% rispetto al 2014) e di numero di navi che transiteranno in acque italiane (+4,13%)
Un 2015 in tenuta per il mercato crocieristico italiano. E’ quanto ha annunciato questa mattina Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, in occasione dei primi incontri nell’ambito del Seatrade Cruise Shipping a Miami, la principale manifestazione mondiale dedicata agli operatori delle crociere. Le proiezioni per l’anno appena iniziato indicano una piccola crescita in termini di passeggeri movimentati: 10.662.000 unità (+2,82% rispetto al risultato del 2014, pari a 10.369.000 pax), di cui 5.912.000 in transito e 4.457.000 imbarcanti e sbarcanti. Stabile invece il numero di toccate nave nei porti italiani (saranno 4.577 nel 2015 contro le 4.575 del 2014) così come il numero di armatori presenti nel nostro paese (54 sia nel 2014 che nel 2015). Sempre secondo le previsioni di Cemar Agency Network, al termine del 2015 saranno transitate nelle acque italiane 151 diverse navi da crociera contro le 145 del 2014 (+4,13%), mentre i porti italiani coinvolti nell’attività crocieristica passano da 70 nel 2014 a 79 nel 2015. “Il 2015 sarà una stagione molto interessante per il mercato crocieristico nel Mar Mediterraneo. Il prezzo del bunker è ai minimi storici, mentre il rafforzamento del dollaro sull’euro consentirà di risparmiare circa il 20% sui servizi portuali e a terra e favorirà l’afflusso di crocieristi dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti – ha dichiarato Sergio Senesi – La speranza è che un euro così debole sia un motivo in più che spinga le Compagnie Americane ad affidare ai cantieri italiani la costruzioni di nuove unità”. Ed ha aggiunto: “Nel 2015 l’incremento del traffico crocieristico avrebbe potuto essere ancora più forte ma l’autolimitazione della dimensione delle navi su Venezia ha sicuramente rallentato l’intero mercato, non solo in Adriatico ma anche su alcuni porti del Mar Tirreno. La burocrazia italiana continua purtroppo a scoraggiare tanti armatori: Venezia è il caso più eclatante, ma anche Portofino ha diverse problematiche legate al punto di fonda, ancora irrisolte dopo mesi di incontri tra le Autorità”.
Per quanto riguarda i porti italiani, Civitavecchia si conferma nuovamente primo porto nel 2015 (con oltre 2.190.000 passeggeri movimentati), seguito da Venezia (1.524.000), Napoli (1.222.000), Savona (1.050.000), Genova (790.000), Livorno (650.000) e La Spezia (620.000).
Nel 2015 saranno 4 i porti (Civitavecchia, Venezia, Napoli e Savona) che supereranno il milione di passeggeri contro i 3 del 2014 e i 5 del 2013, mentre solo 3 si assesteranno tra i 500.000 e il 1.000.000 (Genova, Livorno, La Spezia) contro i 4 del 2014. Troviamo quindi 8 porti tra i 100.000 e i 500.000 passeggeri (Palermo, Bari, Messina, Salerno, Brindisi, Trieste, Olbia e Cagliari) e poi ancora 3 porti tra i 50.000 e i 100.000 pax (Catania, Trapani e Sorrento) e 16 porti tra i 10.000 e i 50.000 pax. Chiudono la classifica i 45 porti minori italiani, che non raggiungono i 10.000 passeggeri movimentati.