Dopo Genova e Cagliari, ora tocca a Napoli. Il progetto “Pasto Buono”, realizzato da Qui Foundation in collaborazione con Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione, arriva anche nella città partenopea. Un’iniziativa grazie alla quale tutti i pasti sani invenduti a bordo delle navi Tirrenia vengono offerti alle famiglie e alle persone più bisognose. Il progetto prende il via a Napoli con la collaborazione del Centro di Servizio per il volontariato (CSV) di Napoli. Il cibo viene consegnato dai volontari delle associazioni che aderiscono al CSV di Napoli. Loro si occupano del ritiro e della distribuzione. La mensa beneficiaria dell’invenduto delle navi è quella della Basilica del Carmine Maggiore, che per il momento ritira i pasti due volte la settimana, il martedì e il giovedì. Prosegue dunque la partnership tra Tirrenia e Qui Foundation, insieme contro lo spreco alimentare. “Pasto Buono” è un progetto al quale Compagnia Italiana di Navigazione ha subito aderito con entusiasmo, avendo come punto fermo il rispetto della dignità personale, dell’ambiente e delle risorse disponibili, per fare in modo che non vadano sprecate e possano trasformarsi in un aiuto concreto per le persone in difficoltà. “Il progetto – spiega Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group e fondatore della Onlus Qui Foundation – è già attivo a Genova, Roma, Palermo, Cagliari, Firenze, Civitavecchia e Milano. A breve partirà anche a Bari, Olbia e Trieste. Nel 2014 Pasto Buono ha recuperato e donato quasi 200mila pasti, che vanno ad aggiungersi ai 500 mila distribuiti negli scorsi anni. Il margine è ampio: se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente”. “Sono molto soddisfatto che questo progetto sia partito anche a Napoli, la città dove è nata Tirrenia nel lontano 1936, e dove ancora oggi mantiene il suo centro operativo – dichiara Ettore Morace, Presidente di Compagnia Italiana di Navigazione – è importante per noi dare un contributo nella battaglia contro lo spreco alimentare, soprattutto in un periodo difficile come questo per le famiglie italiane”. “Si tratta di un’iniziativa importante perché fa dialogare il mondo del profit con quello del volontariato – commenta Giuseppe De Stefano, presidente del Csv di Napoli. – Avvia inoltre un percorso virtuoso a beneficio delle fasce più deboli. E tutto questo in un territorio difficile come quello di Napoli”.