• 25 Novembre 2024 14:51

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Mare Forum Italy 2015 – Waiting for Godot

Undicesima edizione per Mare Forum Italy, appuntamento che riunisce armatori, noleggiatori, spedizionieri, brokers, cantieri navali,  società di classificazione e rappresentanti del mondo finanziario per discutere lo stato dell’arte dello shipping. Tra i temi trattati, le difficoltà del mercato dry cargo, gli effetti derivanti dalla riduzione del prezzo del petrolio, le ecoship e le stringenti normative ambientali. Emanuele Grimaldi, presidente Confitarma, che ha presieduto i lavori dell’evento, nel suo intervento introduttivo, riferendosi al titolo dell’edizione 2015 di Mare Forum Italy (Waiting for Godot) ha rilevato che mentre nella commedia di Samuel Beckett si attende inutilmente Godot, la fine della crisi arriverà di sicuro. “Seguendo, infatti, la teoria del ciclo economico di Schumpeter alla fase recessiva si alterna una fase espansiva durante la quale saranno avvantaggiati coloro i quali avranno fatto proprie le innovazioni – ha affermato il Presidente Grimaldi.Nonostante la crisi, l’economia mondiale è stata animata da imprevisti e colpi si scena e in questo contesto lo shipping non si è limitato ad aspettare l’arrivo di Godot o, meglio, della ripresa. Al contrario, vi sono imprese armatoriali, che hanno saputo giocare il loro ruolo da protagoniste dimostrando di essere in grado di incidere sulla crisi attraverso i loro investimenti e le loro iniziative”. “La domanda da porsi non è “se” ma “quando” terminerà il periodo di crisi. “La complessa articolazione del trasporto marittimo comporta che la risposta non sia univoca e anche di fronte a  segnali positivi dei mercati, tutto potrebbe essere rimesso di nuovo a rischio per eventi imprevedibili, come  un nuovo aumento del prezzo del petrolio, o una ricaduta della finanza globale, oppure l’instabilità politica  di una qualsiasi area del nostro pianeta, per non parlare degli eventi  metereologici che da qualche tempo condizionano non poco le economie e i traffici mondiali. Personalmente guardo con ottimismo al 2015”.