• 27 Novembre 2024 01:21

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Il porto di Venezia al Break Bulk Europe

Il Porto di Venezia è presente con un proprio spazio espositivo a Break Bulk Europe, l’appuntamento annuale che riunisce i più importanti player del settore con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta nel campo del general cargo. Una partecipazione ancora più importante questa del 2016 per il Porto di Venezia, in considerazione delle nuove prospettive aperte dalla fine dell’embargo con l’Iran (che presenta già traffici positivi per lo scalo), del successo nel 2015 di una numerosa serie di imbarchi di break bulk e colli eccezionali, anche perché prodotti da industrie leader internazionali del settore che si concentrano nel Nordest se non addirittura all’interno dell’area portuale. 15 gli operatori portuali presenti ad Anversa: per i terminal Multiservice e Transped – specializzati in breakbulk e in project cargo in particolare e Venice Ro Port Mos (terminal Ro-Ro operante collegamento Mediterraneo-Venezia e che recentemente opera anche il collegamento Venezia Francoforte via treno); per gli spedizionieri Veneta Lombarda; per gli Agenti e Raccomandatari Mirco Santi, Minucci, Bassani e Radonicich. Una partecipazione importante anche perchè vedrà il lancio del nuovo marchio “The Art of Breakbulk. Since Forever”, costruito attorno all’esperienza millenaria che Venezia vanta nel campo breakbulk e in particolare dei colli eccezionali, iniziata già nel 12° Secolo con l’arrivo a Venezia di 3 enormi colonne (fra le quali la celeberrima Colonna di San Marco) trasportate per via marittima (su delle galere) dall’Oriente al ritorno dalle Crociate in Terra Santa. Quella di Venezia è infatti una tradizione unica nel suo genere, che continua ancora oggi. Recentemente, nel 2015, un’enorme gru di banchina (shipoloader) prodotta dall’azienda padovana Bedeschi è salpata da Venezia (Multiservice) con destinazione Texas. A gennaio un gigantesco boiler prodotto proprio a Marghera è salpato per l’Iran su nave Ro-Ro; ad aprile due grandi caldaie gemelle, sempre prodotte a Marghera, sono partite da Venezia alla volta del Medio Oriente per la realizzazione di un impianto di produzione di vapore industriale ed energia elettrica interamente Made in Italy.  Segno che per il Porto di Venezia “il carico eccezionale non è un’eccezione” ma una sfida quotidiana che consente alle aziende del Nord-Est di assicurare efficienza e tempi di trasporto molto competitivi. Ogni anno a Venezia sono movimentati migliaia di project, (53.000) con destinazione su oltre 40 Paesi in tutto il mondo. Le peculiarità del Porto di Venezia hanno, infatti, consentito l’affermazione di un know how e di una expertise consolidate.