Il Comitato Portuale di Venezia ha preso due importanti decisioni capaci di traghettare lo scalo lagunare verso il futuro. La prima (unanime) riguarda l’approvazione dell’assestamento di bilancio con il 1° elenco di variazione, che conferma un’Autorità Portuale in salute, pronta, anche quest’anno, ad effettuare più di 40 milioni di investimenti. È stato inoltre deciso destinare parte dell’avanzo di gestione, 5milioni di euro, per iniziare a ridurre il debito legato all’accensione dei mutui contratti tra il 2009 e il 2010 per la realizzazione degli escavi. Allo stesso modo, il comitato ha valutato l’opportunità di destinare alla riduzione del debito anche parte dei 24milioni di euro provenienti dalla vendita delle quote di APVS (terminal passeggeri di Venezia) a Veneto Sviluppo, permettendo per il futuro nuovi impegni finanziari dell’APV a fronte di nuove esigenze. L’Autorità Portuale ha deciso di avviare ingenti investimenti anticicli per sostenere il porto nel corso della crisi e soprattutto per restituire efficienza allo scalo tramite oltre 150 milioni di euro investiti in escavi per raggiungere la quota massima di meno 12metri. Si è garantito così a Venezia di avere collegamenti internazionali all’altezza delle esigenze delle imprese e del territorio tramite investimenti che si sono tradotti in una crescita del traffico container del 47% dal 2008 ad oggi. La seconda decisione riguarda invece la concessione pluriennale per nuovi investimenti alla società San Marco Petroli che opera da anni a Porto Marghera nel settore energetico e che, anche grazie ad un rapporto virtuoso fra pubblico e privato, potrà contribuire ad ulteriore sviluppo del territorio facendo di Venezia uno scalo all’avanguardia per lo stoccaggio, logistica e rifornimento del GNL (gas naturale liquefatto), il carburante del futuro. “Con il consueto spirito prudenziale, che da sempre ha caratterizzato l’operato del Comitato Portuale, oggi consegniamo alla futura amministrazione un porto in salute, con i conti in ordine e lo sguardo rivolto al futuro. Pochi porti italiani possono infatti vantare margini di manovra e opportunità di crescita pari a quelli di Venezia, margini che permetteranno di continuare ad investire su un porto che vuole essere all’altezza delle esigenze dell’Italia, delle richieste dell’Europa e delle necessità di export delle imprese del Nordest. L’apertura strategica di un nuovo business fa di Venezia un porto all’avanguardia per la distribuzione di carburanti green e prosegue così nella strategia di attrarre sempre nuovi traffici e imprese che vogliono sfruttare appieno i vantaggi geografici – vicinanza ai mercati – e infrastrutturali che lo scalo sa offrire”, ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale Paolo Costa.