Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, e il Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Vincenzo Melone, hanno firmato un protocollo d’intesa per la collaborazione su temi marittimi di comune interesse. L’obiettivo è l’attivazione di “ogni forma di efficace collaborazione istituzionale”, a partire dal potenziamento dello “scambio di dati ed informazioni rilevanti ai fini dell’esercizio delle rispettive funzioni istituzionali, anche favorendo diretti contatti tra gli Uffici marittimi territoriali e le articolazioni regionali dell’Anci” in modo da consentire maggiore uniformità tra Comuni costieri della stessa Regione e tra Regioni limitrofe. Si attiveranno quindi rapporti più stretti, a livello centrale e locale, per favorire l’analisi, il confronto e la soluzione delle problematiche comuni con particolare riguardo a pubblico demanio marittimo, portualità, politiche del mare, sicurezza della balneazione per la stagione estiva. “In un Paese che ha spesso difficoltà ad agire facendo sistema, l’accordo è un buon esempio di stretta collaborazione tra strutture militari e civili che hanno titolarità su una stessa materia,” ha sottolineato Fassino. “Penso a tutto quello che le Capitanerie di Porto mettono in campo, insieme ai Comuni, sul fronte immigrazione dove, senza una sinergia continua tra i vari soggetti in campo, l’accoglienza sarebbe molto più difficile e complicata”. “Il Protocollo – continua – punta ad incrementare tutte quelle azioni che coinvolgono Comuni e autorità marittime: soccorso in mare dei migranti, sicurezza della balneazione, salvaguardia dei fondali marini, attività di contrasto all’illegalità, tutela del patrimonio marino, esercizio delle attività economico-commerciali situate sulle aree costiere”. I Comuni costieri in Italia sono 639, di cui 86 nel Mar Ligure, 237 nel Mar Tirreno, 38 nel Mar di Sardegna, 10 nel Canale di Sardegna, 31 nel Canale di Sicilia, 133 nel Mar Ionio, 124 nel Mare Adriatico. Le Capitanerie di porto sono 55, coordinate da 15 Direzioni Marittime. Grazie al Protocollo d’intesa, della durata di due anni, si realizzeranno attività comuni, incontri periodici e verrà istituito un “tavolo di lavoro permanente” tra i Direttori Marittimi ed i Presidenti delle ANCI regionali. Il tavolo elaborerà uno schema-tipo di protocollo regionale, che sarà il documento di riferimento per le attività periferiche. Verranno inoltre attivate forme di supporto a iniziative di studio, formazione ed approfondimento professionale.