Analizzare le principali criticità dell’iter di adeguamento delle certificazioni dei lavoratori marittimi in conformità alla Convenzione STCW (Emendamenti Manila 2010). Con questo scopo si è svolto presso il MIT un incontro tra Confitarma e Fedarlinea e le Segreterie Nazionali di Filt-CGIL, Fit-CISL e Uiltrasporti. Successivamente si è tenuto un secondo incontro con USCLAC-UNCDIM, UGL Mare e altre organizzazioni sindacali autonome. Tra gli obiettivi dell’appuntamento “consentire a tutti i marittimi di ottenere l’adeguamento dei certificati di competenza nei tempi stabiliti, anche al fine di evitare problemi gestionali alle compagnie di navigazione, nonché all’importante problematica concernente l’obbligatorietà dei corsi direttivi”. Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ogni soluzione dovrà essere conforme alla normativa internazionale tenendo conto dei rilievi evidenziati negli ultimi anni dalla Commissione Europea. A tal proposito sono stati forniti utili chiarimenti per la corretta applicazione delle ultime circolari ministeriali mentre è stata accolta da parte del Ministero e del Comando Generale la richiesta di potenziare ulteriormente le Capitanerie di porto più impegnate e di consentire ai centri di formazione di aumentare il numero dei corsi e dei partecipanti. “Riguardo all’obbligatorietà dei corsi per gli ufficiali di livello direttivo, Confitarma e Fedarlinea valutano positivamente la disponibilità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di rimodulare, dopo il 1° gennaio 2017, i programmi e le ore di formazione attualmente previsti, tenendo nella debita considerazione la professionalità e le competenze possedute dai comandanti, direttori di macchina e primi ufficiali già abilitati”. “Per l’ottenimento delle certificazioni e per facilitare per tutti i marittimi lo svolgimento dei corsi nei tempi previsti – spiegano unitariamente le tre Federazioni dei Trasporti – c’è bisogno della piena disponibilità di tutti a fornire informazioni e dati necessari a monitorare costantemente la situazione e, in particolare, il Ministero dovrà agire, se necessario, sulle stesse agenzie formative autorizzate, per snellire le procedure, attivandosi, inoltre, per ottenere un supporto economico dal Fondo Nazionale Marittimo”. Secondo quanto riferiscono Filt, Fit e Uilt “è stato inoltre assunto reciprocamente l’impegno di individuare, entro l’anno, un fitto calendario di incontri e scambi di informazioni ma resta comunque alta – sostengono infine le tre organizzazioni sindacali – la vigilanza sulla procedura concordata con il Mit e le associazioni datoriali e data l’importanza vitale della materia, non accetteremo nessun cambiamento unilaterale”.