Sensori nel canale Malamocco per migliorare le condizioni di sicurezza della navigazione in caso di scarsa visibilità. È la soluzione trovata da Ap di Venezia, operatori portuali e Capitaneria di porto per limitare al minimo le chiusure del porto causa nebbia. La prima azione intrapresa in questa direzione è proprio l’installazione di 5 centraline, di cui una comprensiva di stazione meteorologica, lungo il Malamocco. “I sensori – spiega una nota dell’Ap – permetteranno di misurare con precisione del grado di visibilità (intensità nebbia e presenza di banchi lungo tutto il percorso) mentre la stazione meteo fornisce anche dati relativi a direzione e velocità del vento, temperatura dell’aria, umidità relativa e pressione dell’aria”. I dati raccolti saranno messi a disposizione degli utenti autorizzati tramite un’applicazione dedicata che consente di comunicare le informazioni tramite il segnale internazionale AIS in dotazione a tutte le flotte. “Proprio nel “web” sta la novità di Venezia, destinata a fare scuola anche negli altri porti italiani che devono confrontarsi con le restrizioni legate a condizioni meteo marine avverse,” sottolinea l’Ap. “L’intero progetto, per un investimento di circa 200 mila euro, è stato realizzato in stretta collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto e la CdP di Venezia, con le quali è stato implementato un protocollo di interscambio dati – compatibile con tutti gli standard nazionali e internazionali della navigazione – che consentirà alle navi (e alle compagnie), agli operatori e ai responsabili della sicurezza di sapere sempre e in tempo reale le condizioni meteomarine del porto di Venezia predisponendo l’ingresso in sicurezza”. Un lavoro che porterà, dopo la necessaria fase di sperimentazione, anche a valutare le possibili modifiche alle ordinanze di accesso al porto in caso di nebbia per garantire sempre più efficienza allo scalo veneziano.