• 29 Novembre 2024 19:41

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I giovani armatori di Confitarma propongono un gruppo europeo

Il 28 febbraio a Bruxelles, nell’ambito della European Shipping Week che quest’anno ha come tema centrale le nuove generazioni, il Gruppo Giovani Armatori di Confitarma ha organizzato presso la sede dell’Ecsa, un incontro con giovani armatori provenienti dalle altre associazioni armatoriali europee per lanciare l’idea di creare un Gruppo Giovani Armatori Europei. “Scopo della nostra iniziativa – spiega Andrea Garolla di Bard, Presidente del Gruppo Giovani Armatori di Confitarma – è quello di creare tra le giovani generazioni delle imprese armatoriali europee un gruppo informale che possa riunirsi periodicamente per discutere dei problemi dello shipping, per poter condividere “best practices” ed esperienze professionali”. Rispetto ad altri gruppi simili già esistenti a livello europeo e internazionale vorremmo limitare la partecipazione ai soli rappresentanti dell’armamento oppure ai membri delle associazioni armatoriali europee. “In un mondo sempre più connesso a tutti i livelli in cui la comunicazione si basa sempre più sull’utilizzo delle nuove tecnologie – ha aggiunto Andrea Garolla di Bard i giovani armatori che in un prossimo futuro saranno a capo delle imprese armatoriali, ma che già oggi ricoprono incarichi operativi e di responsabilità possono contribuire a migliorare le perfomance della propria azienda anche instaurando sinergie e collaborazioni con altre imprese armatoriali. “Personalmente ho riscontrato che il Gruppo Giovani Armatori ha contribuito ad incrementare le relazioni tra i propri membri e tra le rispettive aziende accrescendo anche la capacità di fare business e promuovere la circolazione di idee. Ritengo quindi che questo modello possa funzionare anche ampliandone la portata a livello europeo”. Al termine dell’incontro, Andrea Garolla di Bard ha partecipato al Board dell’ECSA per illustrare il progetto di un Gruppo Giovani Armatori Europei sottolineando che il networking delle giovani generazioni di armatori europei, non potrà che portare un contributo positivo allo sviluppo dello shipping europeo.