Nel suo intervento al convegno di presentazione della Ricerca 2017 dell’Osservatorio sulla Contract Logistics “Gino Marchet” il presidente di Assologistica ha ricordato come, anche nel nostro Paese, omnicanalità, green logistics e rapporti sempre più di vera partnership con la committenza stiano modificando radicalmente il modo di fare logistica.
Milano, 7 novembre 2017 – “E’ con orgoglio che siedo a questo Tavolo di confronto di uno dei Templi della cultura nazionale (anche logistica), il cui scopo è di indicare la rotta che il nostro settore sta prendendo, così da consentire a noi operatori di individuare e perseguire soluzioni con cui restare al passo di un tempo la cui caratteristica principale è il CAMBIAMENTO”. E’ stato questo l’esordio di Andrea Gentile, presidente di Assologistica, al convegno odierno di presentazione dei risultati della Ricerca 2017 dell’Osservatorio sulla Contract Logistics “Gino Marchet”
Gentile ha ricordato come il “cambiamento” in logistica sia attualmente caratterizzato da elementi quali l’omnicanalità, la green logistics e rapporti con la committenza connotati sempre più da vera partnership, tre importanti temi analizzati appunto dalla Ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano.
“Il nostro settore, complici vari fattori (non solo economici, ma anche di natura diciamo così più “politica”) sta vivendo una sorta di primavera, dopo anni piuttosto complessi e difficili – ha aggiunto Gentile – Gli indicatori economici ci dicono che il trend positivo è un dato di fatto e tutto il settore è in fermento. Mi duole però ricordare che l’aumento di fatturato delle nostre imprese è andato di pari passo con una costante diminuzione del numero delle aziende, soprattutto nel settore dei trasporti. Con la conseguenza di disporre di un’offerta di servizi logistici che rischia di essere inferiore rispetto alla domanda.”
Il campione dei dati analizzato dall’Osservatorio Contract Logistics dice inoltre che la maggior parte dei contratti di outsourcing logistico si chiude solo con l’approccio tariffario, fattore questo che non gioca a favore del tanto auspicato cambiamento. “E che non aiuta neppure l’altrettanto auspicata partnership, di cui il settore ha grande necessità per evolvere verso quel ‘miglioramento continuo’ che è alla base di ogni approccio – sano e vincente – tra committente e fornitore di servizi logistici”, ha concluso Gentile.