Nel mese di dicembre, quando il consumo di prodotti ittici cresce esponenzialmente, la Guardia Costiera ligure – sempre in prima linea nel contrasto agli illeciti sulla filiera ittica – ha prodotto il massimo sforzo: 16 mezzi navali, 105 uomini impiegati in attività di controllo a mare e a terra, più di 20 uomini in turno continuo 24 ore su 24 nelle Sale operative.
Sulle tavole delle famiglie o serviti nei ristoranti non finiranno infatti le 23 tonnellate di prodotti ittici sequestrati nel corso dei 900 controlli eseguiti nel corso dell’operazione “dirty market” tra Liguria, Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e le provincie dell’Emilia. Si tratta di prodotto ittico di incerta provenienza, non sottoposto ai previsti controlli, conservato e trasportato in maniera non conforme alle previste norme di legge.
Particolarmente significativo per la tutela della salute dei consumatori l’evento occorso nei giorni immediatamente precedenti al Natale nel capoluogo lombardo. I controlli hanno infatti permesso ai militari dei nuclei ispettivi della Guardia Costiera ligure, dopo prolungata e scrupolosa attività investigativa, di sequestrare circa 600 kg di molluschi bivalvi vivi e pesci di origine asiatica che venivano individuati a bordo di un furgone, privo di apparecchiature refrigeranti e non idoneo al trasporto di alimenti, presso il cosiddetto quartiere “China Town” di Milano. Nel corso delle verifiche i militari della Guardia Costiera hanno appurato che i prodotti, di imminente immissione sul mercato milanese, erano stati importati illegalmente dall’estero. Considerata l’assoluta impossibilità di ricostruire l’esatta origine del prodotto, sfuggito a qualsiasi forma di controllo, questo veniva immediatamente sequestrato, mentre tutte le persone coinvolte venivano identificate e deferite all’autorità giudiziaria per importazione illegale di prodotti alimentari di origine animale.
Oltre 11 tonnellate di prodotti ittici sono stati, invece, sequestrati nel corso dei numerosi controlli per assenza delle informazioni di tracciabilità ed etichettatura, espressamente previste dai Regolamenti della Comunità europea per garantire prodotti sani e certificati ai consumatori finali.
La discreta, ma intensa attività di controllo degli uomini e delle donne della Guardia Costiera ligure – articolata su tutta la filiera ittica, dalla pesca in mare alla commercializzazione a terra e la somministrazione nel ramo della ristorazione – continuerà anche negli ultimi giorni del 2017, con l’assicurazione per il cittadino che le attività a tutela del consumatore continueranno con rinnovato impegno ed immutata attenzione anche nel 2018.