Marta Vincenzi e Luigi Bobbio sul futuro dei siti a rischio
Scendono in campo i sindaci. Per Sestri Ponente e Castellammare di Stabia, Marta Vincenzi e Luigi Bobbio intervengono, difendendo i siti industriali di Fincantieri che lo stesso amministratore del gruppo, Giuseppe Bono, ha definito “i più deboli dal punto di vista infrastrutturale”.
In un quadro di crisi permanente, dove la sopravvivenza, stando agli ordini attuali, è garantita fino al 2014, e con le esortazioni reiterate del ministro Passera a “diversificare” i campi di attività dell’azienda, non è un caso che la situazione più delicata sia vissuta nei due stabilimenti più a rischio. Il che induce i primi cittadini a cercare di tranquillizzare gli animi, insistendo, nell’immediato, sulla salvaguardia dei posti di lavoro e sulla ricerca di nuovi spazi di manovra per guadagnare i mercati del futuro.
“La battaglia per Sestri Ponente non è un accanimento inutile in difesa di un’industria del secolo scorso, ma una sfida che può essere vinta attraverso l’innovazione”. Per il sindaco di Genova sarà essenziale l’innovazione del prodotto “perchè il futuro ci può essere a patto di mettere al centro della ricerca la qualità ambientale collegata alle questioni energetiche”. “Una nuova sfida – sottolinea la Vincenzi – che gli enti locali hanno colto ma che deve essere sostenuta da una politica industriale nazionale che io non vedo ancora”.
Invita alla fiducia negli “impegni presi”, invece, il sindaco di Castellammare. “Fincantieri – afferma – ha assunto l’impegno di affidare al Registro italiano navale (Rina) lo studio di fattibilità proprio del bacino e tale impegno è stato onorato”. In attesa delle risposte, previste per la fine di questo mese, Bobbio ricorda anche che “per quanto riguarda la realizzazione del bacino, se sarà giudicato fattibile, Fincantieri non solo non ha assunto alcun impegno economico, ma è stata la Regione Campania, per bocca del Presidente Stefano Caldoro, negli scorsi mesi, a dichiarare e ribadire in varie occasioni che non si sarebbe tirata indietro al momento opportuno”.
Una posizione condivisa anche dalla Cisl Campania che evidenzia il senso di responsabilità e maturità dei lavoratori stabiesi “pronti a misurarsi con qualunque sfida dei mercati e della competittività”. “L’obiettivo è garantire lavoro stabile per i 700 dipendenti e per l’indotto. Chi conosce il territorio sa bene che l’area di Fincantieri e quelle limitrofe, oggi sottoutilizzate, garantiscono le migliori condizioni logistiche per attrarre investimenti”.