“Al fine di scongiurare un dannosissimo fermo dell’autotrasporto, il Ministro dell’Economia e delle Finanze solleciti l’Agenzia delle Entrate alla pubblicazione della circolare che consente di definire le deduzioni forfettarie per le spese non documentate dalle imprese di autotrasporto, concesse per i redditi d’impresa dell’anno 2017.
E il ministro delle Infrastrutture e Trasporti convochi in tempi brevissimi un tavolo con tutti i rappresentanti dell’autotrasporto, aprendo con la categoria un’interlocuzione volta a definire le criticità più urgenti”.
Sono le richieste che la deputata del Pd Debora Serracchiani ha formulato al Governo con un’interrogazione che, spiega “raccoglie il disagio di una categoria che tuttora rappresenta la spina dorsale dell’economia nazionale, ma che non trova ascolto finché non mette in atto iniziative clamorose”.
Serracchiani ha ricordato che “per il sistema dell’autotrasporto italiano la sfida più difficile è il confronto con le altre aziende europee, in un settore molto particolare che genera dumping sociale, concorrenza sleale e distorsioni difficili poi da assorbire, come dimostrano la possibilità tuttora vigente di praticare il distacco internazionale e lo stallo in cui versa il pacchetto stradale al Parlamento europeo.
Soprattutto a seguito dell’allargamento della UE ai paesi dell’Est Europa e l’apertura al cabotaggio internazionale, i camion con targa straniera sono sempre più presenti sulle nostre autostrade e lo stesso mercato del lavoro è messo sotto stress dalla concorrenza di questi Paesi”
“Di fronte a un quadro di per sé difficile per il settore – ha aggiunto Serracchiani – ora rischia di abbattersi una vera e propria stangata nei confronti delle imprese artigiane di autotrasporto: chiediamo di evitare questa punizione ingiusta, che andrebbe a rendere ancor più insostenibile la situazione, soprattutto per quelle aree del Paese ormai dissanguate dalla concorrenza dell’Est.
Non è un caso che tutte le associazioni di categoria delle diverse sigle sindacali del Friuli Venezia Giulia abbiano a più riprese ma senza esito, sollecitato il Governo affinché sia emanata una circolare essenziale – ha concluso – per evitare perdite di migliaia di euro”.