I massimi esperti della tecnologia Blockchain a confronto a Dubai su un nuovo paradigma digitale destinato a cambiare radicalmente molti aspetti delle nostre vite, compreso l’approccio medico-sanitario
Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi Tech: «Emirati Arabi pronti a cogliere la sfida della Blockchain per migliorare i servizi ai cittadini, soprattutto la sanità. Sia da monito a Ue affinché non resti ferma mentre il resto del mondo corre»
DUBAI. Al World Blockchain Summit di Dubai esperti del settore provenienti da tutto il mondo fanno il punto su un nuovo paradigma digitale destinato a cambiare non solo il settore finanziario ma anche le organizzazioni pubbliche, i governi nazionali e locali. Dubai, da questo punto di vista, rappresenta un’eccellenza: ha infatti lanciato il programma Dubai 2020 che mira ad essere il primo esempio di regolamentazione integrata all’interno di una città per creare una vera e propria “smart city” nella quale tutti i servizi essenziali per i cittadini saranno gestiti dalla Blockchain.
Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi Tech, società hi-tech negli ambiti della Blockchain e della Cybersecurity, sottolinea: «Gli Emirati Arabi sono pronti a cogliere la sfida della Blockchain come avanguardia tecnologica per migliorare i servizi ai cittadini rendendoli più trasparenti, efficienti, sicuri e personalizzati. Tutto ciò anche in ambito medico-sanitario, come confermato da Ramadan AlBlooshi, CEO Dubai Healthcare City Authority, che rappresenta oltre 40mila operatori della sanità. Pensiamo, ad esempio, alla tracciabilità dei farmaci e al fenomeno della contraffazione: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 30% dei farmaci venduti nei Paesi in via di sviluppo è contraffatto, con gravi rischi per chi li assume e una perdita per le case produttrici che ammonta fino a 200 miliardi di dollari ogni anno. Un problema che la tecnologia Blockchain potrebbe risolvere certificando l’intero percorso del farmaco».
Consulcesi Tech è protagonista al summit grazie alla grande esperienza maturata attraverso i numerosi progetti realizzati. Si parte dal libro “Cripto-svelate. Perché da Blockchain e monete digitali non si torna indietro”, presentato al Parlamento UE nel corso di un dibattito che ha evidenziato i ritardi dell’Europa in questo settore; per proseguire con “ConsulCoin Cryptocurrency Fund”, il primo fondo d’investimento EU regolato dedicato a cryptocurrency e tecnologia Blockchain, realizzato in collaborazione con Mashfrog, una delle principali aziende nell’industria Fintech che ha lanciato la prima ICO europea su AI applicata al settore dell’advisory robotizzato. Senza dimenticare poi l’inaugurazione del più grande impianto fotovoltaico della Moldavia, una struttura ecosostenibile al 100% destinata alla “eco-mining farm” più estesa di tutto il Paese ed il lancio, in collaborazione con la Link Campus University, di un Master in “Blockchain ed Economia delle criptovalute”, primo corso post-laurea sul tema in tutta Europa, pagabile utilizzando le monete digitali.
«Grande interesse per la presa di posizione del Premier albanese, Edi Rama, sull’imminente arrivo di un framework regolatorio del settore fintech nel suo Paese. Il tema della regulation, infatti, è ormai centrale anche per le piattaforme exchange come, ad esempio, Kraken, tra le prime al mondo per volume di scambi, con la quale abbiamo avviato dei contatti. Tutto ciò – conclude Tortorella – deve essere da monito all’Ue affinché non resti ferma mentre il resto del mondo corre».