Nuova banchina e riqualificazione della darsena cantieristica
Mancanza di spazi a sostegno delle attività produttive, insabbiamento, banchina inadeguate. I punti critici tradizionali del porto di Torre del Greco potrebbero essere risolti nell’arco di diciotto mesi. Tanto occorre per portare a termine i lavori presentati nei giorni scorsi dall’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, nell’ambito del Progetto Più Europa: 22 milioni di finanziamenti destinati alla città del corallo cui aggiungere altri due milioni di risorse aggiuntive per il solo scalo.
Gli interventi riguardano, in particolare, l’accessibilità all’infrastruttura estesa all’intero ambito della fascia costiera, la riqualificazione della darsena destinata ai cantieri dei “maestri d’ascia”, con la messa in sicurezza degli impianti, il prolungamento del molo di soprafflutto. Quest’ultimo lavoro, con la costruzione di un ulteriore molo, permetterà al porto di dotarsi di una nuova banchina, “essenziale – come affermato da Vetrella – per accogliere i mezzi dei collegamenti marittimi regionali e quelli della protezione civile”. La nuova banchina, inoltre, risolverà la cronica carenza di spazi adeguati da destinare alla flotta pescherecci.
Ma il progetto Più Europa riserverà risorse per cambiare ulteriormente il rapporto tra la città e il porto attraverso i lavori previsti nell’ex complesso archeologico industriale dei Molini Meridionali Marzoli in cui sarà realizzata una “cittadella del mare”. “Un luogo suggestivo – sottolinea il Sindaco Ciro Borriello – che evocherà il rapporto peculiare delle tradizioni marinare dei torresi, come quelli della marineria, del corallo, dell’imprenditoria armatoriale e non da ultimo la costruzione di un polo formativo nautico e l’apertura della nuova sede della Capitaneria di porto”.
“L’idea di questo programma – ha spiegato Vetrella – è di guardare soprattutto allo sviluppo successivo che gli interventi riusciranno a rendere possibili. Abbiamo tutto l’interesse affinché l’iniziativa vada avanti, anche in virtù di altre risorse che abbiamo da investire nell’area”.