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Autorità portuale del Levante. I traffici tengono nonostante la Grecia

DiAlessandro Cerri

Feb 16, 2012

Riequilibrio nel settore passeggeri dovuto a crociere e turismo religioso

 

Il porto di Bari è riuscito ad assorbire le conseguenze della crisi greca grazie all’incremento dei traffici crocieristici e al turismo religioso. È quanto emerge dal bilancio dei traffici 2011 resi noti dall’Ap del Levante che amministra gli scali di Bari, Barletta e Monopoli.

“In un quadro generale segnato dalla recessione economica e dalla gravissima crisi greca – spiega APL – i porti del levante segnano lusinghieri risultati a chiusura dell’anno 2011 con oltre 6.300.000 tonnellate di merci movimentate e quasi 2.000.000 di passeggeri (1.951.000)”.

Nel dettaglio il porto di Bari registra un incremento complessivo del 2,5% con un totale di 1.951.000 assorbendo la forte flessione del traffico greco (-16,5%) con l’incremento dei traffici crocieristici (+ 15,6%) pari in valore assoluto a 79.136 passeggeri, dovuto alla nuova linea di  Royal Caribbean che, dal 2011, ha inserito Bari  nei suoi itinerari. Oggi il traffico crocieristico ammonta a 586.848 passeggeri. Altri fattori di riequilibrio sono stati la  straordinaria performance della Croazia (+26%) trainata dal turismo religioso e la tenuta dell’Albania (+3,5%).

“I cambiamenti nella struttura dei traffici  – analizza l’ente portuale – si avvertono anche nello speculare aumento e decremento dei bus rispetto alle auto. I primi in aumento dell’8% e le seconde in decremento dell’8,5 %. Tale dato è ancor più eclatante se si considera che si concentra solamente sui traffici per Albania e Croazia dato che, la situazione greca, ha scoraggiato fortemente il traffico turistico su bus, in particolare di quello scolastico che rappresentava una fetta significativa del traffico barese. La gravissima crisi di quel paese – continua l’Ap –  con il suo portato di conflitti sociali e di riduzione dell’attività economica, ha dato un ulteriore colpo al traffico dei rotabili che, hanno perso quest’anno il 10%”.

Buona è stata la prova del traffico merci convenzionali che ha visto anche l’avvento di una significativa movimentazione di container per traffici fortemente collegati alle esigenze del territorio. Il porto di Bari raggiunge, per la prima volta nella sua storia, i 2.000.000 di merci tradizionali (ad esclusione dei rotabili) ed i porti di Barletta e Monopoli, crescendo rispettivamente del 6 e del 9%, “si confermano infrastrutture essenziali per lo sviluppo del territorio”. Il dato totale delle merci del porto di Bari, scontando  la flessione del traffico ro-ro da e per la Grecia si attesta ad un -4,5 %. Le aspettative per il 2012 appaiono molto prudenti, tenuto conto che un inizio d’anno segnato dai blocchi dell’autotrasporto, dal gelo atmosferico e dal naufragio del Concordia, assieme alle previsioni economiche recessive, prospetta un anno sicuramente delicato. 

Di Alessandro Cerri

Classe 1963, nato a Foggia, giornalista esperto in attività marittime e portuali, ha diversi titoli di laurea come; Scienze dell'Amministrazione, Conservazione dei Beni Culturali "Archeologia Subacquea", Magistrale in Lettere moderne e Magistrale in Giurisprudenza.