Catturati dai CC della squadra navale di Manfredonia
Un tira e molla contro pescatori abusivi durato un paio d’ore. Con tanto di simulazione di avaria e malore. È quanto accaduto agli uomini della motovedetta CC 817 “Costantini” durante il normale servizio di polizia marittima nel Golfo di Manfredonia.
Gli uomini al comando del M.llo Cerri, coadiuvati da personale e mezzi messi a disposizione dal Comandante di Fregata Francesco Staiano della locale Capitaneria di porto, e coordinati a terra dal Cap. della Compagnia di Manfredonia, Federico Maria Guglielmo Fazio, hanno avvistato due imbarcazioni da diporto, di cui una trasformata in improvvisato peschereccio (con attrezzi posti a poppa, completi di divergenti) e l’altra in unità di supporto.
Le due imbarcazioni, alla vista delle forze dell’ordine, hanno tentato di nascondersi all’interno del porticciolo del cantiere Marlin: gli uomini a bordo hanno prima simulato un’avaria; successivamente hanno richiesto l’intervento del 118 per il presunto malore di uno dei due. Una manovra diversiva che si è conclusa, dopo un veloce passaggio nel campo di miticultura e l’attraversamento, peraltro vietato, del pontile industriale, con l’attracco al molo di ponente.
Qui i carabinieri, mentre il presunto infortunato veniva portato presso l’ospedale per le cure del caso, rinvenivano, tra l’altro, 13 taniche contenenti gasolio a tariffa agevolata (310 litri), due reti a strascico di cui una lunga 40/45 metri, completa di divergenti, e l’altra lunga 20 metri, oltre ad otto chili di pescato.
I due uomini, T.G. e N.M., arrestati in flagranza di reato, hanno visto convalidato il fermo dalle autorità giudiziarie, in attesa del processo del prossimo 5 marzo.
Nella foto una delle fasi dell’operazione