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OLT Offshore LNG Toscana Il Terminale OLT a pieno regime

DiCatello Scotto Pagliara

Feb 14, 2019

Grazie alle aste, da ottobre 2018, allocati 38 slot provenienti da quasi tutto il mondo

 Livorno, 12 febbraio 2019 – Il Terminale di rigassifcazione di OLT Offshore LNG Toscana sta lavorando a quasi il 100% della capacità. A circa un anno dall’introduzione del nuovo meccanismo di allocazione di capacità di rigassificazione tramite aste, OLT ha raggiunto una serie di risultati importanti, sia nell’ottica della sicurezza degli approvvigionamenti, sia in quella della diversificazione delle fonti, in linea con quanto stabilito anche nella Proposta di Piano Clima Energia. In particolare, grazie al nuovo meccanismo di allocazione, da ottobre scorso sono stati allocati 38 slot su 41 disponibili per l’anno termico 2018/2019, provenienti da 6 paesi diversi, per un totale di circa 5.848.343 metri cubi liquidi di capacità allocati, equivalenti ad oltre il 92% della capacità di rigassificazione annuale del Terminale. Con l’introduzione prima del servizio integrato di rigassificazione e stoccaggio, il quale ha permesso l’allocazione della capacità di rigassificazione tramite aste, e poi con la definitiva introduzione del nuovo meccanismo d’asta in sostituzione del precedente metodo di allocazione, il nostro Paese ha potuto ricevere GNL da tutte le parti del mondo. La nuova modalità di allocazione della capacità è infatti in grado di intercettare le richieste del mercato, specialmente sul breve periodo. Il nuovo percorso intrapreso ha dimostrato la flessibilità del modello di business di OLT che, combinato con l’adattabilità operativa che da sempre caratterizza il Terminale, rendono “FSRU Toscana” un punto fermo nella gestione della sicurezza energetica del Paese. L’impianto può ricevere differenti tipologie di gas, garantendo una copertura geografica che va dall’Europa alle Americhe, fino all’Africa e al Medioriente, potendo accogliere circa il 90% della flotta mondiale di navi metaniere attualmente in servizio (fino alla classe “New Panamax” che hanno una capacità di carico di circa 180.000 m3 liquidi). È inoltre da sottolineare che, dall’inizio delle operazioni commerciali, il Terminale ha ricevuto GNL da 10 paesi diversi (Algeria, Camerun, Egitto, Guinea Equatoriale, Nigeria, Norvegia, Peru, Qatar, Trinidad & Tobago, Stati Uniti), oltre a carichi provenienti da altri Terminali europei (Olandesi e Spagnoli). Infine, sempre a testimonianza dell’affidabilità dell’infrastruttura, durante il periodo ottobre 2018 – gennaio 2019, anche in presenza di condizioni meteo avverse, il Terminale è sempre stato in grado di garantire lo svolgimento delle operazioni di discarica. “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti – ha commentato l’azienda – non si tratta certamente di un punto di arrivo, bensì di uno standard che OLT, per quanto di sua competenza, farà il possibile per mantenere. Da un punto di vista impiantistico e tecnologico, siamo inoltre pronti anche ad avviare il servizio di Small Scale LNG, che potrà fornire un contributo rilevante nel rendere il trasporto pesante, sia marittimo sia terrestre, concretamente sostenibile”.

Le tappe fondamentali del nuovo meccanismo delle aste

A partire dal 2016, il MiSE e l’ARERA hanno attivato il “Servizio Integrato di Rigassificazione e Stoccaggio”, finalizzato a consentire alle imprese industriali l’approvvigionamento diretto di GNL dall’estero. Il servizio ha previsto l’offerta tramite asta da parte delle imprese di rigassificazione e dell’impresa maggiore di stoccaggio STOGIT della rigassificazione e la successiva immissione in stoccaggio di quantitativi di gas riconsegnati al Terminale, dando priorità nell’assegnazione del servizio al gas proveniente da Stati dai quali non sono in corso importazioni, che siano di durata uguale o superiore ad un anno. OLT ha offerto tale servizio negli Anni Termici 2016/2017 e 2017/2018, allocando complessivamente 15 slot di discarica, per un quantitativo totale di GNL scaricato presso il Terminale di circa 2.050.000 m3. Nel 2017, con la deliberazione 660/2017/R/gas, l’ARERA ha introdotto un meccanismo di allocazione di capacità di rigassificazione tramite procedure concorsuali, definendo al contempo le modalità di offerta ed i criteri di formazione del prezzo di riserva per ciascun processo di conferimento. Al fine di recepire tali sviluppi regolatori, OLT ha modificato il proprio Codice di Rigassificazione che, dopo una fase di consultazione pubblica, è stato approvato dall’ARERA con deliberazione 110/2018/R/gas del 1° marzo del 2018. Dal 10 aprile 2018, attraverso la Piattaforma di assegnazione della capacità di rigassificazione (PAR) gestita dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), gli utenti del Terminale possono inserire le proprie offerte per tutti i prodotti – pluriennali, annuali ed infra-annuali – offerti secondo quanto previsto dal Codice di Rigassificazione.

OLT Offshore LNG Toscana è una società partecipata da Gruppo Iren (49,07%), Uniper Global Commodities – già E.ON Global Commodities – (48,24%) e Golar LNG (2,69%). OLT detiene la proprietà e la gestione commerciale del Terminale galleggiante di rigassificazione “FSRU Toscana”, ormeggiato a circa 22 chilometri al largo delle coste tra Livorno e Pisa. L’impianto è connesso alla rete nazionale attraverso un gasdotto di 36.5 km realizzato e gestito da Snam Rete Gas, di cui: 29.5 km circa in mare, 5 km nel Canale Scolmatore e i restanti 2 km sulla terraferma. A regime, il Terminale ha una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di Sm3 annui, equivalente a circa il 4% del fabbisogno nazionale.