CLIA ed ECC chiedono all’IMO modifiche alla Solas
Rivedere la Convenzione Internazionale Solas in materia di “incidenti marittimi gravi”. È la richiesta avanzata al Comitato per la Sicurezza Marittima dell’IMO da CLIA (Cruise Lines International Association) ed ECC (European Cruise Council), le due principali associazioni delle compagnie crocieristiche.
La proposta, nata sulla scorta dell’incidente della Concordia, rientra nel progetto Cruise Industry Operational Safety Review che già in febbraio ha portato al Passenger Muster Policy per le attività informative sulla sicurezza prima della partenza dal porto.
Tra le richieste avanzate una maggiore chiarezza ed enfasi sulle procedure di registrazione degli incidenti marittimi al fine di perseguire un duplice obiettivo: ribadire l’obbligatorietà per gli stati membri alla segnalazione degli eventi classificati come “very serious” (qualsiasi incidente marittimo con vittime tra i passeggeri o tra i membri dell’equipaggio, così come la perdita di una nave o un grave danno causato all’ambiente marino) e la messa a punto di un database pubblico ed accessibile in grado di archiviare i dati di tutti gli stati membri per le tipologie di incidente previste.
“Garantire la certezza e la coerenza delle informazioni condivise – ha detto Roberto Martinoli, Delegato ECC per l’Italia – costituirà un beneficio per i passeggeri e per il settore, migliorando la consapevolezza comune e la trasparenza reciproca. Sebbene i sinistri marittimi nel settore delle crociere siano estremamente rari e la nostra priorità sia sempre la sicurezza a bordo, crediamo comunque che queste raccomandazioni favoriscano una coerenza all’interno del settore e una maggiore trasparenza per tutti”.
Per Christine Duffy, Presidente e CEO di CLIA “tutti gli operatori mondiali del settore delle crociere si sono impegnati a migliorare in modo proattivo le proprie procedure di sicurezza. Stiamo mantenendo un dialogo sempre aperto e regolare con l’IMO cui siamo riconoscenti per il supporto al nostro progetto della Cruise Industry Operational Safety Review”.
Il settore crociere, secondo la società di analisi GP Wild, può vantare eccezionali livelli di sicurezza: nei dieci anni precedenti l’incidente di Concordia, il totale delle vittime di sinistri su navi da crociera era di 28 persone sugli oltre 223 milioni di passeggeri e membri di equipaggio che hanno navigato negli stessi anni. Di questi 28 decessi, 22 erano membri di equipaggio e 6 i passeggeri coinvolti.
I commenti sono chiusi.