• 23 Novembre 2024 04:35

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La nautica italiana cerca nuove opportunità in Cina

Accordo Ucina – Commission Tianjin Binhai New Area

 

Nuove opportunità sul mercato cinese. È l’obiettivo dell’accordo firmato a Genova tra il presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni, e il Presidente della Commissione Commercio della nuova area di Tianjin Binhai, Mr. Xu Datong.

L’intesa prevede, oltre all’avvio di una partnership strategico-cooperativa tra le due realtà, il contributo consulenziale di Ucina per la progettazione e lo sviluppo di infrastrutture portuali nella nuova area di Tianjiin Binhai e l’assistenza della Commissione Commercio agli associati Ucina nell’avvio e nel consolidamento di scambi commerciali in Cina.

La definizione degli accordi operativi verrà affidata ad un tavolo di lavoro bilaterale Ucina – CCTB che sarà costituito a breve e alle cui sedute, previste sia in Italia sia in Cina, potranno partecipare in veste di osservatori anche i rappresentanti di aziende, enti ed associazioni sia italiane che cinesi.

Il prossimo appuntamento sarà rappresentato per l’appunto dalla visita di Ucina all’area turistica di Tianjiin Bihai, una regione dalle caratteristiche uniche, il cui porto si trova nel punto di congiunzione tra l’area metropolitana di Tianjin e di Beijing e un’area primaria di sviluppo economico della Cina, il Bohai Sea Rim. Rappresenta quindi un collegamento tra il nord-est e l’ovest dell’Asia nonché il porto più vicino per raggiungere le città dell’entroterra nel nord della Cina, garantendo così un ottimizzazione dei costi di logistica e gestione delle attività commerciali.

L’area, con i suoi 153 chilometri di costa, è considerata il Centro economico della Cina del Nord. Quale importante snodo per lo sviluppo dell’industria e del commercio, è diventato oggetto di importanti investimenti e sta confermandosi un centro di logistica, distribuzione ed esposizione di yacht e accessori in Asia.

“L’attività di internazionalizzazione di Ucina – afferma Albertoni – ha l’obiettivo di sviluppare opportunità di sviluppo sui nuovi mercati per l’intero comparto della nautica nazionale che, in Europa, ha margini di crescita ormai molto contenuti. Accordi come quello firmato a Genova e le iniziative volte alla promozione e alla consulenza alle autorità locali per lo studio e la redazione di regolamentazioni tecnico giuridiche per la nautica, costituiscono il presupposto per indicare nuovi percorsi e per favorire lo sviluppo di quella cultura nautica che oggi in Cina è ancora agli albori e che, se saprà consolidarsi, potrebbe avere ricadute positive anche per l’intera industria nautica italiana”.