Venezia, 2 giugno 2019 – Naufragata l’ipotesi progettuale di portare a Venezia l’Ionian adriatic shipping days, manifestazione che con la partecipazione dei Propeller di Trieste, Monfalcone, Ravenna, Ancona, Bari, Brindisi e Taranto avrebbe dovuto rilanciare la potenzialità dei porti adriatici/ionici nel Mediterraneo “ …malgrado i tanti patrocini non onerosi di Confindustria Venezia-Rovigo, Assomarinas Ucina Confindustria Nautica, Confetra nord Est , Rete Porti , ecc.ecc. è mancato il sostanziale, indispensabile contributo delle Istituzioni locali interessate all’evento” – chiosa il presidente dellì’International Propeller Club Port of Venice – da qui la decisione di organizzare una qualificata delegazione dell’International Propeller Club Port of Venice, in rappresentanza del cluster trasportistico imprenditoriale del Veneto che sarà presente il 4 giugno al Transport & Logistic di Monaco di Baviera per redigere un’indagine conoscitiva tra i tanti stand di porti, compagnie di navigazione e imprese di spedizione estere interessate alle tante opportunità offerte dalla “rotta adriatica” in relazione a progetti e iniziative atte a coinvolgere l’Adriatico e i suoi porti , i grandi “ motori “ del trasporto nella Belt and road (BRI).
Condividendo la policy sull’internazionalizzazione del sistema portuale dell’alto Adriatico diligentemente perseguita dalla Port Authority lagunare guidata dal suo presidente Pino Musolino ““Abbiamo fatto grandi passi come sistema paese e come sistemi portuali – come ha recentemente dichiarato il suo presidente – ma dobbiamo continuare quel processo di coordinamento operativo che dovrebbe essere rappresentano anche dalla conferenza dei presidenti, che serve a far sì che tutti i sistemi portuali e interportuali collegati lavorino su un piano di infrastrutture che sia collegato e non ridondante e pieno di raddoppi di infrastrutture inutili, che valorizzi al massimo la nostra capacità attuale e ponga le basi per lo sviluppo futuro” , il Propeller Club Port of Venice al Transport , con incontri mirati con i vari “owners” del comparto , valuterà le possibilità di un maggiore interscambio, anche sotto il profilo economico/culturale tra le varie categorie imprenditoriali del mondo del trasporto estere e quelle venete che operano nei porti di Venezia e Chioggia.
“ La nostra missione conoscitiva nel maggiore evento fieristico di settore a livello europeo – spiega il presidente del Club Massimo Bernardo – vuole tra l’altro rappresentare un concreto contributo relazionale per quel mondo imprenditoriale internazionale che oggi guarda con crescente interesse all’interscambio di beni, servizi e persone che fatalmente si incrementerà col rafforzarsi, grazie alla BRI , dei rapporti tra il far east e l’Europa nei quali l’Adriatico e i suoi porti rappresentano una rotta economicamente e storicamente privilegiata , ovviamente dopo aver superato le tante incognite che ancor oggi la BRI registra con la nostra realtà sia sotto l’aspetto giuridico/legislativo che , più in generale , economico/culturale “.