• 21 Novembre 2024 21:41

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Ieri manifestazione al  Tribunale di  Torre Annunziata

 

Cresce sempre di più la tensione tra gli obbligazionisti della Deiulemar. Ieri un’agitazione palpabile ha pervaso la manifestazione, la quarta in un mese, davanti la procura di Torre Annunziata, titolare dell’inchiesta sul crac finanziario della compagnia di navigazione che sta mettendo in ambasce 13 mila famiglie.

Tra blocchi del traffico e manifesti con l’elenco delle proprietà delle famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo, la folla ha espresso ancora la volta la sua contrarietà nei confronti delle ipotesi finora avanzate: nessun concordato preventivo, nessuna azione per eventuali new company ma solo rimborso integrale dei risparmi versati (in tutto la compagnia dovrebbe liquidare attorno ai 700 milioni di euro).

Una posizione di intransigenza, alimentato anche dalle intercettazioni emerse in seguito al fallimento della Dimaiolines (con le affermazioni di Iuliano sulla possibilità concrete di fallimento di Deiulemar), condiviso armai anche dalle associazioni scese in difesa degli obbligazionisti.

È il caso, ad esempio, dell’Unione nazionali consumatori guidata dall’avvocato Antonio Cardella che denuncia, a nome dei 600 risparmiatori rappresentati “l’atteggiamento di chiusura totale assunto dai vertici Deiulemar, che hanno persino fatto un passo indietro rispetto alle proposte iniziali”. “Nei giorni scorsi – spiega una nota – abbiamo già predisposto circa 30 denunce, compresa quella del sottoscritto avvocato, e per i prossimi giorni prevediamo un considerevole aumento. Denunce che inizieranno ad essere depositate in Procura dai primi giorni della prossima settimana”.

La società da parte sua ha comunicato che “Deiulemar holding spa, socio unico di Deiulemar compagnia di navigazione spa, ha prestato il proprio consenso affinché vengano posti in essere tutti gli atti necessari per permettere alla Deiulemar holding spa stessa di apportare tutti i propri assets, tra cui le partecipazioni nella Progresso e futuro, che indirettamente detiene una partecipazione nella società proprietaria di palazzo d’Avalos, e nella Sakura hotel srl, alla Deiulemar compagnia di navigazione.

“Tali operazioni – conclude il comunicato – saranno effettuate unicamente nell’ambito del concordato preventivo che la Deiulemar compagnia di navigazione ha ipotizzato di deliberare e presentare al Tribunale competente, secondo i tempi ed i modi previsti dalla legge italiana”.