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Cop 21. Marevivo e Fondazione Univerde: “Contro Impatti Globali, vogliamo risposte globali”

Napoli, 3 dicembre 2019 – Nell’ambito della Cop 21 della Convenzione di Barcellona, che si sta svolgendo in questi giorni a Napoli, Marevivo ha organizzato un flashmob e, insieme alla Fondazione UniVerde il Side Events: “The Mediterranean Sea Sustainable tourism, marine protected areas, #PlasticFree” che si terrà il 4 dicembre alle ore 18:00. Con queste manifestazioni, l’associazione e la Fondazione intendono lanciare due proposte: la prima è quella di allargare la direttiva quadro europea Marine Strategy1 a tutto il Mediterraneo. Si tratta di una Global Marine Strategy che deve essere necessariamente estesa a tutti i Paesi in quanto il mare non ha confini. Tutti gli Stati del Mediterraneo devono essere coinvolti nel processo di Strategia marina globale perché essa sia concreta e fattiva in quanto gli impatti identificati devono essere valutati in modo complessivo. Data la natura transfontaliera dell’ambiente marino, gli Stati membri sono chiamati a cooperare per garantire che le relative strategie siano elaborate in modo coordinato per ogni regione o sottoregione marina. Inoltre, per assicurare acque marine pulite sane e produttive è indispensabile che tali strategie siano coordinate, coerenti e ben integrate con quelle previste da atti normativi comunitari già esistenti (quali ad esempio trasporti, pesca, turismo, infrastrutture, ricerca) e accordi internazionali.  Fondamentale è anche l’equità che deve essere alla base delle azioni eliminando l’egoismo degli Stati più ricchi nei confronti di quelli che soffrono la povertà. Non si possono chiedere sacrifici a chi ha un tenore di vita al disotto della sopravvivenza, quando le popolazioni più agiate hanno sovra sfruttato il capitale naturale. Gli obiettivi della Marine Stategy vanno quindi ulteriormente implementati perché a impatti globali devono essere date risposte globali valevoli per tutto il Mediterraneo.

La seconda proposta di Marevivo e Fondazione UniVerde è quella di inserire la catalogazione completa della biodiversità tra i compiti prioritari delle AMP, promuovendo ricerche volte a comprendere quali specie siano presenti, come interagiscano tra loro e che ruolo abbiano nel funzionamento della vita del Mare. E’ indispensabile infatti mantenere il mare in buona salute affinché riesca a svolgere il suo ruolo di regolatore del clima. L’oceano produce più ossigeno di una foresta tropicale, assorbe un terzo della CO2 di origine antropica e la sua salute deve essere preservata attraverso la sua complessa biodiversità.

Il flash mob si terrà il 4 dicembre alle ore 09:30 in via Partenope davanti al passaggio per Castel dell’Ovo.

La Direttiva quadro 2008/56/CE sulla strategia per l’ambiente marino, successivamente recepita in Italia con il d.lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010, si basa su un approccio integrato e si propone di diventare il pilastro ambientale della futura politica marittima dell’Unione Europea. La Direttiva pone come obiettivo agli Stati membri di raggiungere entro il 2020 il buono stato ambientale (GES, “Good Environmental Status”) per le proprie acque marine. Ogni Stato deve quindi, mettere in atto, per ogni regione o sottoregione marina, una strategia che consta di una “fase di preparazione” e di un “programma di misure”. La Direttiva ha suddiviso le acque marine europee in 4 regioni: Mar Baltico, Oceano Atlantico nordorientale, Mar Mediterraneo e Mar Nero, e per alcune di queste ha provveduto ad un’ulteriore suddivisione individuando delle sotto-regioni. Nel Mediterraneo sono state individuate tre sub-regioni: a) il Mediterraneo occidentale, b) il mar Adriatico e c) il mar Ionio e Mediterraneo centrale.

Le acque italiane appartengono a tutte e tre le sottoregioni. La Direttiva quadro stabilisce che gli Stati membri elaborino una strategia marina che si basi su una valutazione iniziale, sulla definizione del buono stato ambientale, sull’individuazione dei traguardi ambientali e sull’istituzione di programmi di monitoraggio.

SINTESI DEGLI IMPATTI E DELLE SOLUZIONI GLOBALI

1 – Inquinamento da combustibili fossili:
Problemi: immissione di anidride carbonica in atmosfera, riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacci, cambiamento climatico, tumori all’apparato respiratorio
Soluzioni: riconversione dei sistemi di produzione energetica, energia rinnovabili, riforestazione, ricerca scientifica e tecnologia
2 – Inquinamento dei Fiumi:
Problemi: sversamento in mare di veleni prodotti a terra con industria, agricoltura, liquami, rifiuti
Soluzioni: depurazione delle acque, raccolta dei rifiuti prima che raggiungano il mare, sistemi di produzione sostenibili
3 – Trivelle:
Problemi: estrazione di combustibili fossili, rischio di incidenti, inquinamento cronico, cambiamento climatico
Soluzioni: transizione energetica, ricerca scientifica e tecnologia, energie alternative
4 – Pesca industriale:
Problemi: distruzione di habitat, estinzione di specie, alterazione della composizione della biodiversità
Soluzioni: pesca artigianale, consumo di pesce locale e di stagione; utilizzo delle risorse con rotazione delle zone di pesca, educazione alimentare
5 – Inquinamento industriale:
Problemi: Immissione di veleni in acqua, contaminazione delle reti alimentari, alterazione della biodiversità Soluzioni: prevenzione, alimentazione sostenibile, innovazione tecnologica, produzioni pulite di energia, eliminazione delle fonti sonore sottomarine, difesa dei fiumi, del suolo e delle acque dolci
6 – Inquinamento fecale:
Problemi: esposizione a rischio di malattie
Soluzioni: trattamento delle acque, installazione di condotte sottomarine per evitare l’immissione di micro-rifiuti nello strato superficiale della colonna d’acqua, raccolta di rifiuti a mare e sui litorali
7 – Difese costiere:
Problemi: alterazione dell’idrologia, distruzione del paesaggio
Soluzioni: assecondare la dinamica dei litorali, arretrare le costruzioni dalla linea di costa
8 – Plastica:
Problemi: contaminazione delle reti alimentari, alterazione del funzionamento degli ecosistemi, inquinamento di coste, litorali, fiumi e suolo
Soluzioni: economia circolare, uso di materiali alternativi, a rapido riciclo, ricerca scientifica e tecnologica, educazione
9 – Turismo di massa:
Problemi: edilizia abusiva, grande pressione sul mare, uso distorto dell’ambiente marino
Soluzioni: Multistagionalità, ecoturismo, educazione, collegamento tra paesi “interni” e costa, albergo diffuso
10 – Acquacoltura di carnivori:
Problemi: utilizzo di farine di pesce selvatico, impianti inquinanti, scarsa qualità del prodotto
Soluzioni: allevamento di alghe e organismi filtratori (mitili, ostriche); sviluppo di pesca artigianale.