Trieste, 19 dicembre 2019 – Nell’ambito dell’accordo per 2 navi da crociera di lusso di piccole dimensioni di nuova generazione annunciato nel novembre 2019, l’armatore francese PONANT e Vard, controllata di Fincantieri, hanno firmato il relativo contratto.
In passato Fincantieri ha già costruito per PONANT quattro unità ad Ancona, “Le Boréal”, “L’Austral”, “Le Soléal” e “Le Lyrial”, consegnate rispettivamente nel 2010, 2011, 2013 e 2015. VARD, società norvegese controllata di Fincantieri e attiva nella progettazione e costruzione di navi expedition cruise, ha realizzato tra il 2018 e il 2019 quattro unità della classe “PONANT EXPLORERS”, e consegnerà le ultime due della serie nel 2020. VARD, inoltre, consegnerà “Le Commandant Charcot”, la prima nave da crociera artica ibrido-elettrica alimentata a LNG, a PONANT nel 2021.
Le nuove unità, con consegne previste entrambe nel 2022, saranno l’evoluzione di quelle della classe “PONANT EXPLORERS”. Opereranno nell’area del Sud Pacifico per il brand “PAUL GAUGUIN CRUISES”, al pari dell’unità eponima acquisita di recente da PONANT, portando così a 3 il numero delle navi in flotta per questo brand. Saranno realizzate dal network produttivo del gruppo VARD, e avranno una stazza lorda di circa 11.000 tonnellate, ospitando a bordo circa 230 passeggeri.
Saranno ibrido-elettriche e costruite adottando le più avanzate tecnologie in tema di protezione ambientale e delle persone, caratterizzate dall’apparato-batterie più grande nel comparto, che consentirà operazioni senza fumo all’ancora, nei porti e nelle aree sensibili sotto il profilo ecologico. In particolare, affinché le navi abbiano il minimo impatto possibile sull’ambiente, il loro eco-design sarà ispirato da tre obiettivi: l’ottimizzazione energetica per garantire un consumo minimo, che comprende il perfezionamento dell’idrodinamica dello scafo, equipaggiamenti più efficienti, e un innovativo sistema di recupero dell’energia; la riduzione del rumore subacqueo; il miglioramento del trattamento dei rifiuti con la certificazione “Cleanship Super” dell’ente indipendente Bureau Veritas.