• 23 Novembre 2024 00:16

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Strasburgo. Tribunali speciali per combattere la pirateria

Per il Parlamento europeo non basta la risposta militare

 

Istituire tribunali speciali contro la pirateria. È una delle richieste contenuta in una risoluzione approvata dal Parlamento europeo che esorta l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton e i governi nazionali “a trovare urgentemente una soluzione per liberare i 191 marinai ancora in ostaggio e di assicurare il rilascio delle sette navi dirottate”.

Il documento (434 voti favorevoli, 100 contrari e 5 astensioni) affronta la mancanza di coordinamento tra l’Ue e la NATO per le operazioni che si svolgono nella zona a largo della Somalia e del Crono d’Africa e critica la riduzione delle navi messe a disposizione dagli Stati membri per l’operazione Atalanta, passate da otto a 2-3 all’inizio di quest’anno.

Nel chiedere “maggiori risorse navali per garantire il successo della missione” i membri del Parlamento pongono l’accento per un accordo  “su regole comuni per l’uso, sempre più frequente, di personale armato autorizzato a bordo delle navi”, sistema che non può sostituirsi “alla necessaria soluzione generale dell’articolato problema della pirateria”.

Per combattere il fenomeno alla radice, la comunità internazionale deve adottare una “strategia globale per la situazione in Somalia, che stabilisca un nesso tra sicurezza, da un lato, e sviluppo, Stato di diritto e rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, dall’altro”, afferma il testo adottato.

“Nessuna autorità diversa da quella dello Stato – ribadisce il documento – di bandiera può ordinare provvedimenti di arresto o di blocco di una nave”.

“E’ un importante risultato nel quadro dell’azione diplomatica, che anche a livello parlamentare, l’Italia sta conducendo per sensibilizzare i partners e tutti i principali fori internazionali sulla necessità del rispetto delle regole del diritto internazionale in un settore così importante quale la lotta alla pirateria”.

Così il Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi ha commentato l’iniziativa.

“L’azione condotta dalla delegazione italiana al Parlamento Europeo – prosegue Terzi – conferma quella linea unitaria e coordinata su cui tutte le istituzioni italiane si stanno muovendo per promuovere, a tutti i livelli, l’esigenza che l’impegno della comunità internazionale in questo settore si possa svolgere in un contesto giuridico certo, che garantisca chi opera in prima linea contro la pirateria”.