• 23 Novembre 2024 05:15

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Scalo tecnico e incontri istituzionali per Chimera, Minerva e Orione

Ben tre navi militari (due Corvette ed un Pattugliatore) approderanno giovedi prossimo nel porto di Castellammare di Stabia dopo la storica visita della Nave Scuola “Amerigo Vespucci”, il 13 e 14 settembre scorsi, per celebrare gli 80 anni dal varo nei cantieri stabiesi.

Le due corvette, Nave “Chimera” e Nave “Minerva”, ed il pattugliatore Nave “Orione”, sono navi militari impiegate per la sorveglianza e la difesa costiera, che stanno concludendo la campagna di “scuola comando”, per l’addestramento sul campo degli ufficiali futuri comandanti di unità navali da guerra.

Le tre unità della Marina Militare sosteranno in porto fino a lunedì 21 maggio, oltre che per uno scalo tecnico, anche per una serie di incontri istituzionali.

Per l’occasione sarà possibile una visita a bordo (venerdì 18 maggio dalle ore 15:00 alle 17:00. Sabato 19 e domenica 20 sarà possibile visitarle anche la mattina dalle ore 10:00 alle 12:00, il pomeriggio sempre dalle 15:00 alle 17:00).

 “Sono orgoglioso di ospitare queste tre navi da guerra – ha commentato il Comandante Giuseppe Menna,– questa graditissima visita, dopo il privilegio di avere avuto il “VESPUCCI”, conferma la rilevanza del porto di Castellammare. E sarà anche l’occasione per rinsaldare il legame storico tra la Marina Militare e questa splendida città che, in passato, tanto ha sacrificato per dare lustro alla nostra marineria”.

Le navi

Nave Chimera è stata impostata il 05/03/88, varata il 09/09/1989 presso i Cantieri Navali del Muggiano e consegnata alla Marina Militare il 15 Gennaio 1991. Tra le principali attività operative degli ultimi anni, si annoverano quelle di Vigilanza Pesca, Tirocinio Aeromobili/Tirocinio Elicotteri, Mare Aperto, sorveglianza/controllo dei flussi immigratori, esercitazioni in ambito NATO e con le Marine del Mediterraneo.

L’attuale Corvetta MINERVA è stata impostata presso i cantieri navali di Riva Trigoso l’11 marzo

1985, varata il 25 marzo 1986 e consegnata alla Marina Militare Italiana il 10 giugno 1987. L’unità,

di produzione quasi totalmente italiana per quanto riguarda le sue componenti strutturali ed elettroniche, è inizialmente stata concepita privilegiando al massimo la capacità antiaerea, ma nel

corso degli anni ha subito una metamorfosi che ne ha limitato le capacità operative. Allo stato attuale il suo impiego è principalmente orientato verso le attività di presenza e sorveglianza, vigilanza ed assistenza ai motopesca nazionali e controllo dei flussi migratori. La nave è inoltre spesso impiegata nelle attività inerenti la Scuola di Comando Navale e nelle numerose esercitazioni

nell’ambito della cooperazione con i paesi dell’area mediterranea.

Il compito primario della nave Orione è quello della presenza in alto mare mirata alla tutela degli interessi nazionali. Nello specifico l’unità è chiamata a svolgere missioni di pattugliamento e sorveglianza marittima in alto mare, ovvero di controllo del traffico mercantile, lotta ad attività illecite, vigilanza pesca e difesa dell’ambiente marino. Inoltre essa ha la capacità di operare autonomamente o in cooperazione con altri mezzi in ulteriori tipi di missioni, quali: operazioni antinquinamento; monitoraggio e raccolta dati sull’inquinamento marino; difesa delle piattaforme marine e dei mezzi impegnati nello sfruttamento del fondo marino; ricerca e soccorso, supporto antincendio e assistenza medica; assistenza tecnica a navi danneggiate.

La massima permanenza continuativa in mare senza ricevere rifornimenti (viveri e carburante) è di circa 14 giorni.

Nell’ambito della difesa dell’ambiente marino l’unità è dotata di appropriati sistemi antinquinamento che consentono sia il recupero degli idrocarburi riversati in mare, sia l’eventuale dispersione degli stessi attraverso l’impiego di idonei agenti chimici.