La situazione sta peggiorando di giorno in giorno, ad ogni controllo emergono danni tali da dover chiudere delle tratte. Perché questi controlli non sono stati fatti durante il periodo di lockdown, quando le autostrade erano semi deserte? Capisco il blocco dovuto ai vari DL della Presidenza del Consiglio ma credo che avendo carattere di urgenza, si sarebbe potuto lavorare in deroga.
I responsabili devono rendere conto di queste inadempienze e di anni di completa incuria!”
Voglio ripartire dal testo del post pubblicato questa mattina sulla pagina Facebook della nostra Associazione, e ripreso da qualche organo di stampa, per esternare tutta la mia indignazione e preoccupazione per le ripercussioni che questo ormai cronico isolamento sta comportando sui traffici del nostro porto e della nostra regione.
Forse chi ci governa non se ne sta ancora rendendo conto, ma la situazione ha superato il limite, quando si arriva al punto che i nostri dipendenti faticano a raggiungere il posto di lavoro e le merci non arrivano più in porto, il collasso è vicino.
La merce che non arriva in tempo in porto, perde l’imbarco, va incontro ad extra costi e reclami, per quanto tempo gli esportatori italiani che, ricordiamolo, si stanno ripartendo faticosamente dopo il periodo pandemico, potranno sopportare questa situazione prima di cambiare porto di imbarco?
E fino a quando le stesse compagnie di navigazione potranno continuare a scalare in un porto la cui fragilità infrastrutturale conclamata non garantisce il regolare afflusso di merci?
Chi ne deve rispondere di questa tempesta perfetta se non chi gestisce da anni queste infrastrutture e ha trasformato reiteratamente e senza scrupolo gli investimenti per manutenzione in utili?
E’ arrivato il momento di dire basta a tutto questo e alle passerelle politiche a cui assistiamo ormai da quasi due anni, dalla disgrazia del crollo del Ponte Morandi ad oggi abbiamo sentito solo proclami, slogan, ma non è stata preso un provvedimento degno di questo nome nei confronti dei palesi responsabili!