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Ordigni bellici: bonifica fondali marini eseguita dai Palombari della Marina Militare località Villammare

Napoli, 9 luglio 2020 – I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Napoli, sono intervenuti nello specchio d’acqua del Comune di Vibonati (SA) per effettuare un’operazione subacquea tesa a rimuovere e distruggere alcuni residuati bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

La Prefettura di Salerno ha richiesto l’intervento di urgenza a seguito della segnalazione da parte di un cittadino, alla locale Capitaneria di Porto, circa il rinvenimento di due manufatti riconducibili a residuati bellici.

L’intervento degli operatori di Comsubin ha permesso di riconoscere ed identificare ben 15 ordigni di cui 12 colpi di artiglieria da 90 mm e 3 colpi da 40 mm che giacevano a circa 6 metri dalla battigia da oltre 70 anni.

Gli ordigni, sono stati prontamente rimossi e trasferiti in una zona di sicurezza, individuata dalla competente Autorità Marittima, dove sono stati distrutti attraverso le consolidate procedute in uso al Gruppo Operativo Subacquei tese a preservare l’ecosistema marino.

Nei prossimi giorni gli uomini del Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare, effettueranno ulteriori controlli nelle zone limitrofe al punto di ritrovamento dell’ordigno per accertarsi che il fondale non presenti ulteriori pericoli per la popolazione.

Al termine dell’operazione, il Comandante del Nucleo SDAI di Napoli, Tenente di Vascello Gianfranco Tommasi, ha dichiarato: “Siamo intervenuti d’urgenza su segnalazione della Prefettura per verificare quanto segnalato da un coscienzioso cittadino circa la presenza sul fondo di due probabili ordigni. Grazie a questa tempestiva segnalazione abbiamo avuto la possibilità di rimuovere 15 ordigni bellici, risalenti alla seconda guerra mondiale.  Ci tengo a ricordare che chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili ad un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare”.