Preoccupano i fusti “fantasma”. Rossi: “Un sistema di monitoraggio integrato”
Nonostante l’avvio delle operazioni di recupero dei 114 fusti individuati dal carico disperso il 17 dicembre scorso dall’Eurocargo Venezia al largo della Gorgona, Regione Toscana, Comune e Provincia di Livorno mostrano la loro insoddisfazione. E scrivono al presidente del Consiglio Monti affinchè sia utilizzata “ogni risorsa” per la ricerca degli altri bidoni “fantasma”.
“Grimaldi – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Rita Bramerini – non può esimersi dalle sue responsabilità, in queste ore partirà una richiesta congiunta di Comune, Provincia e Regione Toscana al Governo perché il ritrovamento dei fusti mancanti sia portato a termine nel più breve tempo possibile, anche ricorrendo alla Marina Militare, che ha tutti gli strumenti e le competenze per svolgerlo. In ogni caso i costi dell’operazione dovranno essere posti a carico della Grimaldi. Nell’Arcipelago toscano si sono verificati troppi incidenti, dimostrazione del fatto che le normative di sicurezza non vengono rispettate. E’ necessario che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti faccia in modo che il decreto sulla navigazione a distanza di sicurezza dalla costa sia effettivamente applicato”.
L’iniziativa, a breve distanza dalla denuncia di Legambiente Arcipelago Toscano, è stata annunciata in un incontro a Palazzo Municipale nel corso del quale il responsabile del Dipartimento provinciale di Livorno di Arpat, Stefano Rossi, ha confermato che allo stato attuale il monitoraggio delle acque e del pescano non hanno rilevato alcuna anomali. Complessivamente, tenuto conto dell’insieme delle informazioni disponibili relative a questa attività di monitoraggio, Rossi ha evidenziato che la situazione risulta al momento ampiamente tranquillizzante.
Intanto, anche in seguito al recente incidente del mercantile Mersa III, incagliato lungo la costa nord-occidentale dell’Isola d’Elba, il presidente della Regione, Enrico Rossi ha incontrato a Roma i vertici del Comando Generale del Corpo Capitanerie di Porto. “
Stiamo concretizzando così il progetto per un sistema di monitoraggio e controllo attivo e integrato su cui ho preso impegni all’Isola del Giglio – ha rivelato Rossi – e che consentirà il controllo della navigazione con possibilità di intervento anche per orientare le navi e per garantire una navigazione più sicura. Al Comando Generale ho visto grande professionalità e una dotazione tecnica sofisticata che verrà installata anche in Toscana. Inoltre il progetto deve essere messo a sistema con le nostre strutture regionali, come ad esempio il Lamma. Sarà possibile così avviare uno scambio di informazioni e di dati, relativi anche al monitoraggio ambientale e alle previsioni meteo marine”.
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