Venezia 30 0ttobre 2020 – Il C.D. dell’’International Propeller Club Port of Venice alla luce della prossima imminente nomina del nuovo vertice dell’Autorità Portuale di Sistema dell’Adriatico Settentrionale (AdspMAS) e tenuto anche conto del sensibile, progressivo decremento del traffico verificatosi in questi ultimi anni in tanti settori merceologici , considerati i fini statutari del Club ma, soprattutto, la concreta potenzialità culturale di settore espressa dai suoi soci, tutti owers di primarie aziende e studi legali che operano nel mondo del trasporto , dei servizi tecnico nautici e del mondo della finanza, ha coralmente deciso di proporre a colui che a breve siederà al vertice dell’AdspMAS , non a titolo oneroso ma completamente gratuito per le casse dell’ente , una stabile consulenza sui molteplici aspetti tecnici , sociali ed economici della vita portuale.
Per i porti di Venezia e Chioggia, oggi “sistema portuale veneto”, porte aperte dunque ad una più concreta collaborazione e ad un nuovo, più aperto dialogo, sul piano tecnico-culturale tra l’ente pubblico che li gestisce e i tanti imprenditori dei due porti presenti nel Club. Imprenditori sempre più spesso , per alcuni settori , come del resto avviene per alcune categorie di lavoratori , tutti impegnati in una vera e propria battaglia per la sopravvivenza dovuta alla mancanza di certezze, come accade , ma solo per fare un esempio, per il traffico crocieristico o per la scarsità di infrastrutture adeguate allo sviluppo dimensionale dei vettori .
“Se sono rose fioriranno – chiosa il presidente del Club Massimo Bernardo – Noi, convinti di poter dare un prezioso contributo alla causa, con grande umiltà ma con altrettanta fermezza , lanciamo il nostro invito che tuttavia potrebbe aver seguito positivo nella misura in cui il nuovo presidente dell’AdspMas con i suoi più stretti collaboratori vorranno o meno avvalersi della generosa “mano “ tesa , lealmente e senza secondi fini dai tanti attori, protagonisti del cluster marittimo veneto presenti nel Club, per sostenere, con concrete proposte dettate dall’esperienza e dalla cultura di settore, l’auspicata crescita del sistema lagunare veneto e, non ultimo, per colmare e superare quell’orribile vuoto che spesso contrappone la miope rigidità del burocrate alla voglia di creare business di chi è invece impegnato nel fare impresa”.