• 22 Novembre 2024 17:18

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Protezione civile. Costa Concordia non si sta inabissando

Chiarimenti dalla struttura commissariale sulla situazione dello scafo

 

Costa Concordia non “sta scivolando verso gli abissi”. E’quanto garantisce la Protezioni Civile in merito a una notizia contenuta in un servizio mandato in onda ieri da diversi tg delle reti Mediaset e ripresa da varie testate.

“Già nelle ore immediatamente successive al naufragio – mette in chiaro la struttura commissariale –  per garantire la sicurezza durante le operazioni di ricerca dei dispersi e durante l’attuazione dei piani di recupero del carburante e di raccolta dei materiali sulla nave, il Dipartimento della protezione civile ha attivato i propri Centri di Competenza scientifici e altri istituti di ricerca per allestire e coordinare un sistema di monitoraggio in tempo reale della posizione e degli spostamenti della nave con funzione di Early Warning – Allertamento Rapido”.

Secondo i dati forniti dal gruppo di monitoraggio attivo all’Isola del Giglio da gennaio si è registrato un movimento progressivo di rotazione dello scafo variabile a seconda delle condizioni meteo-marine: “in particolare – emerge dalle misurazioni – in direzione Est (cioè verso mare), risultano valori massimi totali nei sei mesi di circa un metro a prua e cinquanta centimetri a poppa, mentre sul piano verticale i valori registrati indicano un abbassamento massimo a prua di circa un metro ed un lieve sollevamento della poppa (15 cm)”.

Considerando che dalla metà di aprile ad oggi le velocità di spostamento sono quantificabili in qualche millimetro al giorno il gruppo ribadisce che non si segnalano “anomalie nel comportamento deformativo dello scafo e non è dimostrata una significativa tendenza all’inabissamento o al piegamento”.

Chiarimenti anche in merito all’inizio dei lavori di recupero. “Le società cui la società armatrice ha affidato la rimozione – spiega il Commissariato – stanno operando sull’isola già dallo scorso 23 maggio, assicurando il prosieguo del caretaking e le attività propedeutiche all’avvio delle operazioni, tra cui le analisi del fondale e i prelievi di campioni rocciosi necessari all’esatto dimensionamento del sistema di palificazioni e del falso fondale che – compatibilmente con gli esiti delle indagini in corso – dovrà, entro la fine dell’estate, assicurare la nave per garantirne la stabilità in concomitanza con il prevedibile peggioramento delle condizioni meteo-marine tra l’autunno e l’inverno. L’ultimazione delle operazioni previste dal piano di rimozione presentato da Costa Crociere come più volte annunciato dalla stessa società armatrice – conclude – è stimata in dodici mesi”.