• 24 Novembre 2024 01:57

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Operazioni di bonifica nel porto di Salerno dai palombari del Consubin

Secondo semestre del 2020 molto impegnativo per gli operatori di Comsubin caratterizzato dal ritrovamento di ordigni di grosse dimensioni nelle acque della Campania

Salerno, 25 novembre 2020 – Dal 23 al 24 novembre 2020 i Palombari del Nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Napoli, hanno condotto delicate operazioni subacquee finalizzate alla localizzazione, identificazione e bonifica di ordigni esplosivi.

L’intervento è stato disposto dalla Prefettura di Napoli per la messa in sicurezza e la successiva libera fruibilità delle rotte di ingresso e uscita del porto commerciale di Salerno. Le operazioni hanno permesso di rinvenire, una bomba d’aereo di 100 libbre risalente al secondo conflitto mondiale.

L’ordigno era stato segnalato dagli strumenti della ditta incaricata ad effettuare lavori di dragaggio nelle acquee del porto per l’ampliamento della rada principale e giaceva a una profondità di circa 14 mt.

Il residuato bellico rinvenuto è stato imbracato e recuperato con palloni di sollevamento dopodiché rimorchiato e posizionato in una zona di sicurezza individuata dalla competente Autorità Marittima, dove sono state messe in atto le consolidate procedure, in uso dai Palombari della Marina Militare, atte alla successiva neutralizzazione della intrinseca pericolosità.

Le operazioni di localizzazione, riconoscimento e rimozione, condotte dal responsabile delle operazioni, il Comandante del Nucleo S.D.A.I. di Napoli, Tenente di Vascello Gianfranco Tommasi, sono state condotte preservando l’ecosistema marino e senza causare danni a cose e persone.

E’ bene ricordare a chiunque dovesse trovare oggetti che per forme e dimensioni possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, denunciando immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari della Marina al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare, laghi e fiumi.