Livorno, 24 febbraio 2021 – OLT Offshore LNG Toscana S.p.A (di seguito OLT) è una società a partecipazione internazionale che opera nell’ambito energetico; in particolare, offre un servizio di rigassificazione del GNL attraverso il proprio Terminale galleggiante “FSRU Toscana”.
L’impianto, permanentemente ancorato a 22 km al largo delle coste fra Livorno e Pisa, nella Regione Toscana, contribuisce in modo sostanziale al Sistema Gas Italia. Con una capacità di rigassificazione massima autorizzata di 3,75 miliardi di Sm3 annui, copre circa il 5% del fabbisogno nazionale, garantendo la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese.
Grazie alle sue caratteristiche innovative e di grande flessibilità, l’impianto è stato riconosciuto, dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), come infrastruttura strategica.
I soci che detengono le quote azionarie di OLT sono Snam – una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo nonché una delle maggiori aziende quotate italiane per capitalizzazione – con il 49,07%, First Sentier Investors – un global asset manager con oltre 8 miliardi di euro di capitale infrastrutturale non quotato – con il 48,24%, ed infine Golar LNG – una società di shipping specializzata nell’acquisizione, la gestione e il noleggio di navi metaniere e FSRU – con il 2,69%.
Oltre all’attività di rigassificazione OLT è in procinto di offrire un nuovo servizio: il servizio di Small Scale LNG (SSLNG).
Dopo aver ottenuto lo scorso ottobre l’autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e d’intesa con la Regione Toscana, per il caricamento di gas naturale liquefatto (GNL) su navi metaniere di piccola taglia, la Società annuncia il prossimo step verso la finalizzazione del progetto SSLNG.
Da oggi sarà possibile consultare, sul sito web della Società (www.oltoffshore.it), la proposta di modifica del Codice di Rigassificazione che introduce il nuovo servizio.
Queste modifiche emendano la versione precedente del Codice approvata dall’ARERA con delibera 85/2020/R/Gas del 24 marzo 2020 e introducono anche i servizi di flessibilità di cui all’articolo 12 del TIRG (Testo integrato in materia di adozione di garanzie di libero accesso al servizio di rigassificazione del gas naturale liquefatto). Infine, con tale aggiornamento, vengono recepite le modifiche allo stesso TIRG previste dalla delibera 576/2020/R/Gas.
“La Società – ha specificato Maurizio Zangrandi, Amministratore Delegato di OLT –sta lavorando da tempo al progetto di SSLNG. Al fine di ottimizzare le tempistiche di realizzazione, l’ingegneria di dettaglio è stata sviluppata in parallelo con il processo autorizzativo e successivamente sono state avviate le gare per l’acquisto dei componenti e dei lavori necessari. Il lancio del servizio SSLNG è previsto per la fine del 2021. OLT sarà in grado di caricare GNL su navi metaniere di piccola taglia fino a 120 metri di lunghezza corrispondente ad una nave metaniera di piccole dimensioni (SSLNGc) con una capacità di carico media di 7.500 mcliq. Relativamente alla consultazione per le modifiche al Codice di Rigassificazione, tutti i soggetti interessati potranno far pervenire le proprie osservazioni entro il 12 aprile 2021”.
“Quello di OLT – ha aggiunto Giovanni Giorgi, Amministratore Delegato della Società – sarà il primo rigassificatore in grado di erogare servizi di tipo Small Scale in Italia. La nuova attività aggiunge un importante tassello alla logistica energetica, permettendo di completare la filiera che consente l’utilizzo del GNL come combustibile sostenibile e in grado di abbattere le emissioni inquinanti e climalteranti nel trasporto pesante terrestre e in quello marittimo, oltre che per usi industriali e civili nelle aree non servite dalla rete di trasporto nazionale”.
Il progetto SSLNG di OLT consentirà, inoltre, al Paese di essere competitivo in uno dei mercati a più elevato tasso di crescita potenziale, così come già dimostrato dalle esperienze dei Paesi nordeuropei, grazie all’introduzione di un’area SECA nel mare del Nord nella Manica e nel Baltico anche a seguito dell’utilizzo di fondi europei. In Europa Paesi come Spagna, Francia, Belgio, Olanda e Scandinavia dispongono già da anni di servizi SSLNG erogati dai propri terminali di rigassificazione, permettendo di caricare navi metaniere di piccola taglia che possono servire direttamente altre navi con motorizzazione ibrida o esclusivamente a GNL, nel rispetto della stringente normativa IMO (International Maritime Organization) sulle emissioni di ossidi di azoto e di zolfo entrata in vigore già dal primo gennaio del 2020. Il GNL è il combustibile che permetterà la transizione al 2050 verso i futuri combustibili ad emissioni zero di CO2, come l’idrogeno.
Per dare un’idea della crescita del mercato SSLNG, nonostante la pandemia che ha impattato su tutti i mercati nel 2020, il settore ha registrato in Italia un incremento del 26%. Se consideriamo i soli distributori per autotrazione di GNL in Italia, siamo passati da 6 distributori sul territorio nazionale nel 2016 a 94 a fine 2020 (+1466% in 4 anni), confermando il Paese come il primo a livello europeo per numero di distributori disponibili; mentre guardando a livello mondiale il settore marittimo, le navi metaniere di piccola taglia, utilizzate per i rifornimenti dei depositi costieri situati nei porti e di altre navi, erano 6 nel 2019 e raggiungeranno le 25 unità entro la fine di quest’anno. Questo notevole sviluppo ha permesso, ad esempio, al terminale di Zeebrugge, in Belgio, di effettuare 21 operazioni di ricarica di piccole metaniere per servizi di bunkeraggio e di rifornimento SSLNG presso altri depositi già nel 2019.
L’incremento del settore è dovuto principalmente alla diffusione delle motorizzazioni ibride o a solo GNL che si sta verificando nel settore navale, complice sia la maggiore attenzione verso l’ambiente sia il vantaggio economico del GNL verso i combustibili a basso tenore di zolfo. I segmenti navali interessati dal cambiamento sono le navi da trasporto “Ro/Ro”, i mezzi di supporto portuale, come rimorchiatori e draghe e, in particolare, le nuove navi da crociera, dove, in ragione delle aree in cui navigano, l’attenzione per l’ambiente è molto elevata. Oltre alle 2 navi da crociera già operative nel Mar del Nord e nel Mediterraneo, sono già state ordinate 12 nuove navi che entreranno in operatività nei prossimi anni. A questo proposito ricordiamo che, alla fine del 2020, il Porto di La Spezia è stato teatro del primo rifornimento di GNL operato da una piccola metaniera sulla nave da crociera “Costa Smeralda”.
Dal 2013, anno della sua entrata in piena operatività, OLT ha concentrato tutti i propri sforzi per raggiungere un elevato utilizzo del terminale migliorando sempre più la propria flessibilità nei servizi offerti adattandosi alle condizioni di mercato e cercando di intercettare e soddisfare le domande degli operatori.
È stato ricevuto GNL dagli Stati Uniti, dall’Algeria, dalla Norvegia, dall’Egitto, da Trinidad e Tobago, dal Qatar, dalla Nigeria, dalla Guinea Equatoriale, dal Perù e dal Camerun oltre a carichi provenienti da altri terminali europei con quantitativi sempre crescenti; ad esempio, nel 2017 sono stati importati 989 miliardi di standard metri cubi di gas, nel 2018 1.186 miliardi e nel 2019 abbiamo raggiunto la massima capacità autorizzata del terminale di 3.750 miliardi. Il trend di elevato utilizzo si conferma anche per il 2020 e per il 2021.